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    Tuesday, 12 July 2016 21:21

    Corso di Rinnovamento 2016

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    In casa generalizia si sta svolgendo il corso di Rinnovamento per le suore che celebrano il loro 25mo e 50mo di Vita Consacrata.

    Questo tempo di grazia dal 11 al 24 luglio ha riunito 37 sorelle provenienti dalle varie parti del mondo. Il tema del Corso è:

    “Sorelle minori in missione:
    testimoni, con gratitudine, del Volto misericordioso del Padre”.


    Tutte sono arrivate in sede per la Festa della Superiora generale Sr. Paola Dotto il 10 luglio, offrendo così alla celebrazione un forte segno di unità carismatica nella ricchezza della internazionalità.

    Il programma del Corso prevede:

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    La prima giornata 11 luglio è iniziata con un momento di preghiera nella sala “capitolare” del generalato, seguita dal messaggio di accoglienza e di apertura dell’incontro della madre generale Sr. Paola Dotto.


    Il resto della giornata è stata dedicata alla conoscenza reciproca. Le partecipanti si sono presentate condividendo, a volte anche con commozione, la loro esperienza vocazionale e missionaria. Tutte hanno apprezzato questo momento di vera fraternità che ha offerto la possibilità di gustare l’opera del Signore nella vita di ciascuna e la ricchezza del nostro carisma congregazionale che, nonostante le inevitabili fatiche, viene vissuto nelle diverse realtà con generosità, gioia e passione missionaria.


    La seconda giornata è stata guidata da Padre Maurizio Faggioni, ofm, che ha aiutato le sorelle a riflettere sulla tematica: “Dallo sguardo misericordioso di Dio Padre, il mio sguardo riconciliato verso me stessa, i fratelli ed il mondo”. Padre Maurizio ha diviso la sua riflessione in due momenti:

    • lo sguardo misericordioso di Dio su di me;
    • il mio sguardo che in Dio si trasforma nel guardare me stessa, i fratelli ed il mondo.


    Il padre ha invitato le sorelle ad entrare nell’amore misericordioso del Padre e a lasciarsi inondare ed avvolgere dal suo Amore. L’amore misericordioso è l’amore di qualcuno che si coinvolge con me.
    Dire che Dio è misericordioso è dire CHI è Dio veramente: Dio è Amore!
    E’ importante vedere e raccontare la propria vita come un’opera della misericordia di Dio. Respirare l’aria dell’amore, della misericordia e vivere in questa atmosfera che tutto avvolge e che aiuta a cambiare il nostro sguardo perché diventi misericordioso verso gli altri.


     

     

    Published in 2016
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    P1040531 copiaIl 28 ottobre il Santuario del Divino Amore a Roma ha ospitato il Giubileo della Missione con oltre 900 persone dalle diocesi di tutta Italia. Non è stato un semplice momento celebrativo, ma una giornata di festa e di incontro, per riaccendere “il fuoco della missione” e lanciare un messaggio forte alla Chiese locali in Italia, affinché vadano fino alle estreme “periferie esistenziali” del mondo, secondo l’esortazione di Papa Francesco. L’occasione voleva anche ricordare i primi 100 anni di vita della Pontificia Unione Missionaria (PUM) e il messaggio del suo fondatore, il Beato Padre Paolo Manna, missionario del PIME.
    Il programma ha offerto a tutti i partecipanti una riflessione su una rinnovata uscita missionaria, l’ascolto di testimonianze, il pellegrinaggio giubilare con il passaggio della Porta Santa, la celebrazione della S. Messa e la consegna del mandato missionario ai missionari partenti provenienti dalle diverse realtà.
    Dalla nostra Congregazione vi hanno partecipato alcune sorelle del Consiglio generale, Sr Tiziana Tonini, Sr Georgina Vilongiyil, Sr Bernarda Alvarez, Sr Augusta Visentin; Sr Ermellina Callegaris come rappresentante della Onlus e la signora Serena Catastini a nome del gruppo delle mamme impegnate nelle attività missionarie di Missione Tau.
    Da Latina era presente anche Sr Rosalia Vedovato con il gruppo della diocesi.P1040528 copia
    Durante la preghiera del mattino suor Elisa Kidanè, comboniana, ha commentato il Vangelo di Matteo (28, 16-20) invitando ad avere nella nostra voce, la Voce di Gesù, nei nostri occhi, la Sua Luce e nei nostri cuori, la Sua Misericordia.
    Dopo i saluti del direttore di 'Missio', don Michele Autuoro, è seguita la riflessione del vescovo di Bergamo, Mons. Francesco Beschi presidente della Commissione episcopale per l’evangelizzazione dei popoli e la cooperazione tra le Chiese. Mons Beschi
    ha detto prima di tutto che “La gioia non è una dimensione ornamentale ma decisiva dell’essere missionari. La missione nasce dalla gioia e ha come compito la comunicazione della gioia” e ha poi sviluppato la sua riflessione attorno a tre temi: Il libro della missione, il fuoco della missione, la porta della missione.
    Così ha esortato i presenti “Aprire il libro della missione significa ritrovare una narrazione inesauribile di storie, esistenze, rappresentazione di volti missionari. Non è un’operazione nostalgica. È veramente inserirci noi, così come siamo, dentro la grande storia missionaria. Significa che possiamo alimentare in noi l’ardore apostolico, ricordando, rinarrando la missione. La narrazione è necessaria, come la narrazione evangelica. Non è solo raccontare una bella storia, ma è comunicare un’esperienza… esortando tutti e ciascuno a «essere oggi è un altro Gesù Cristo. Dovete poter dire come san Paolo: “è Cristo che vive in me”».P1040550 copiaIl fuoco della Missione è lo Spirito. Non c’è missione evangelizzatrice che non debba essere accesa dallo Spirito di Dio.La nostra è una missione spirituale, che ha anche la densità di un corpo, di un gesto, di una storia, perché è innanzitutto missione dello Spirito. Il luogo dove si accende questo “fuoco” è il cuore dell’uomo, quello in cui Gesù vuole porre il suo Spirito. Tutto può essere missione, ma non sarà missione evangelizzatrice se nel nostro cuore non si accende la missione dello Spirito».
    La porta della Missione. La porta della Misericordia si identifica con la porta della Missione. Viceversa, la porta della Missione non può che essere la porta della Misericordia. Dobbiamo attraversare questa Porta con rinnovata disposizione missionaria, con convinzione, gioia e generosità”.
    Terminata la riflessione di Mons Beschi, l’assemblea si è divisa in vari gruppi per ascoltare testimonianze missionarie lungo sette aree tematiche: accogliere, guarire, liberare, proteggere, riconciliare, soccorrere e sperare.
    Dopo il pranzo tutti i partecipanti si sono ritrovati nel cortile del santuario antico per il pellegrinaggio giubilare con il passaggio della Porta Santa e la celebrazione della Messa presieduta da monsignor Nunzio Galantino, segretario generale della CEI, al termine della quale è stato affidato il “mandato” ai missionari e alle missionarie partenti.
    La celebrazione è stata solenne e festosa, nella gioia di sentire la vivacità e l’entusiasmo della Chiesa missionaria oggi, nonostante le tante fatiche, le tante sfide.
    Per tutti rimane l’augurio e la sfida che già Paolo VI aveva offerto a tutti i cristiani e missionari: «Possa il mondo del nostro tempo e di ogni tempo ricevere la Buona Novella non da persone scoraggiate, ma da evangelizzatori che abbiano per primi ricevuto in dono la gioia di Cristo».

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    Published in 2016
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