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    Laura Leroux de Bauffremont

    Laura Leroux de Bauffremont

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    Nasce in Francia nel 1832 da una famiglia agiata e colta. Orfana di padre a 17 anni, sollecitata dalla mamma e dai parenti preoccupati per il suo futuro, sposa il duca Ruggero di Bauffremont. La sua esperienza di sposa e di madre è molto sofferta, ma sostenuta da una delicata sensibilità religiosa. La travagliata relazione matrimoniale, che approda con dolore alla separazione, non le impedisce di mantenersi aperta alla ricerca di un progetto che Dio aveva posto nel suo cuore. Nel 1859, incontra provvidenzialmente a Venezia, il Ministro Provinciale dei frati minori, P. Gregorio Fioravanti, viterbese di Grotte di Castro. A lui espone la sua intenzione di fondare un istituto di Suore Francescane per le Missioni.



    Sapientemente guidata da P. Gregorio, nel 1861, Laura Leroux, con il nome di Sr. Giuseppa di Gesù, con 53 novizie di differenti nazionalità, può vedere inaugurata canonicamente,in Gemona del Friuli, la fondazione già iniziata, con decreto arcivescovile, il 14 novembre 1860. La nascente fraternità si dibatte tra varie difficoltà, non ultime quelle di ordine economico. La ventisettenne fondatrice, non riesce a sostenere la prova e, per motivi di salute, si allontana dal convento di S. Maria degli Angeli. Rimane per alcuni anni a vigilare da lontano sulla sua famiglia religiosa, impossibilitata a raggiungerla. Muore a Montecarlo il 2 Aprile 1917.


    CRONOLOGIA ESSENZIALE

    1832,    2 agosto – Laura nasce a Parigi, unigenita figlia dei coniugi Leroux, Eugenio (1805-49)  e  Aurelia M. Giuseppina Bourg-Bossi (1809-89).

    1832,     6 agosto      Viene battezzata privatamente, o ondoyée;

    1834      30 gennaio Riceve il Battesimo in forma solenne, confermando i nomi di Laura, Adelaide, Andreina, Luisa, .

    1845,    1-2 giugno    - Riceve  la 1° Comunione e la S. Cresima.

    1849,    7  giugno - Muore precocemente suo padre, Eugenio Leroux.

    1849      20 ottobre, Laura, a 17 anni, per volontà del padre morente, sposa a Parigi il principe Ruggero-Alessandro di Bauffremont (1823-91), di 26 anni.

    1849      22 ottobre: i due sposi si uniscono con matrimonio religioso, che celebrano nella  cappella privata del Nunzio apostolico, mons. Fornari.

    1851,     7 sett. – Laura dà alla luce una bimba, Hélène-Marie, nel castello dei  Bauffremont, a Scey-sur-Saône.

    1853,     20 ott. - La madre Aurelia, vedova da 4 anni, sposa il principe Maurizio di La Tour d'Auvergne, cugino di Napoleone III.

    1854-55         Tra i due coniugi, Laura e Ruggero, l’intesa sponsale va gradualmente spegnendosi, tanto che Laura ottiene la separazione legale;

    1855     15 giugno: Laura lascia marito e figlioletta e parte da Parigi, dirigendosi  verso il mezzogiorno della Francia.

    1855-56         Inseguendo una presunta  vocazione al  Carmelo, invano spera accoglienza per sé e per alcune giovani seguaci presso varie comunità religiose francesi;

    1856     ott.    Giunta a Roma con il gruppetto di giovani, non corona il sogno di monacarsi neppure con i Passionisti, attigui alla sua residenza romana, fissata nella Villa Mattei, sul Celio.

    1857-58         Sfidando se stessa e ogni norma comune, indossa lei per prima  un abito religioso d’impronta passionista, del quale riveste arbitrariamente anche 5 ragazze;

    1859               Questo anno, che per Laura si apre con la morte della piccola M. Elena, si chiude lasciandole qualche speranza per l’ideale  vagheggiato.

    1859     ottobre: A Venezia infatti, non senza serie difficoltà, riconosce la via del Signore tramite un religioso francescano, padre Gregorio Fioravanti, superiore della provincia nord-orientale dei Minori che a lei pare incarni il vero discepolo di Francesco d’Assisi.

    1860               Per vie e modi noti solo al Signore, nel giro di alcuni mesi assiste al compiersi del miracolo: sarà francescana (27.5.1860) e grazie alla collaborazione del frate, di concerto con ogni autorità, potrà attuare l’idea di una fondazione francescana e missionaria;

    1860    19 ottobre: Laura-sr. M. Joseph, arriva a Gemona del Friuli, il luogo prescelto per stabilire l’istituzione progettata, approvata e dalla Chiesa (14 XI 860)  e dal Governo (28 XI); accorrono al suo appello molte giovani entusiaste di seguirne l’ideale, molte delle quali vengono ammesse alla vestizione dai due fondatori,  lei e il francescano padre Gregorio.

    1861, 21  apr:            A Gemona si festeggia solennemente il riconoscimento canonico della nuova famiglia religiosa, che può contare su 54 membri, Laura in testa come professa e direttrice del nuovo sodalizio di francescane e  missionarie; crescendo il numero  delle aderenti aumentano anche i costi di mantenimento e quelli dei lavori non ultimati:

    1862               L’incontro a Roma con papa Pio IX non esaurisce la speranza di sapersi del tutto accolta, ma ne la speranza di fronte all’intrico di ostacoli sorti da più parti per esaurimento di risorse; messa a nudo nella sua debolezza fisica e morale Laura trapela alcune gravi incrinature del progetto già avviato.

    1862,    dic   Stanca nel fisico e segnata nello spirito, mortificata da mancanza di denaro lascia Gemona (25.II.863);

    1864               Padre Gregorio la trova a Nizza, dove si è ritirata per sfuggire ai creditori e banchieri;

    1865, 8 marzo: A Torino, dove ora risiede, costernata per non poter tornare a Gemona con P. Gregorio, decide di firmare la sua rinuncia al superiorato;

    1866-70         Conduce vita pressoché solitaria ed incognita, onde sfuggire alle minacce di inseguitori;

    1870-80         Lasciati cadere del tutto i rapporti con Gemona, e tornata in Francia, conduce sempre vita errabonda per evitare i colpi delle denunce continue, che la rendono permanente oggetto di attenzione sfavorevole;

    1883, 21 apr.: A Roma, resa vana la promessa di lasciare il monastero alle sue suore, assiste all’atto di acquisto da parte loro, superando il dolore per il legame spezzato  con l’ultimo saluto al suo provvidenziale collaboratore p. Gregorio;

    1884-1900: Non sussistendo più rapporti con le sue suore, né mantenendo sereni quelli con i familiari, specie la madre, vive tra amici disonesti, ignara di subirne anche l’inganno;

    1900, ott.: Liberatasi da una umiliante condanna, subita a Venezia previa denuncia di grave reato, sembra trovi pace a Gemona, tra le sue figlie che sperano sia tornata per sempre;

    1901, 25 genn.: Assillata dal dramma perenne per mancanza di autonomia, lascia per sempre Gemona, cancellando gli ultimi segni rimasti della sua presenza di madre di sorella;

    1901-1917      : E’ l’ultimo tratto di vita che Laura conduce in anonimato, in un mondo sconvolto sempre pià da conflitti intercontinentali, politici e religiosi, appesantiscono il silenzio  tra madre e figlie;

    1917, 3 aprile: in piena guerra mondiale, mentre il Monastero di S. Maria degli Angeli è esposto mortalmente al tiro diretto del fronte nemico, la vita d Laura si spegne a Montecarlo, nel Principato di Monaco;

    1917, aprile. La notizia della sua morte giunge a Gemona a funerale compiuto (5 apr.), grazie ad una generosa e gentile figlia-amica, certa Antonietta di Mondarco, che si premura a condividere con le religiose la sua infinita angoscia, consegnando loro il  ricordo più caro di Laura, certa  che, ‘Se la sua vita fu una  bufera

    ‘la sua morte fu un sorriso’
    e ricordarla in eterno così, unite tutte nella  preghiera
    in ricordo del passato”.


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