Tornato a Roma, Padre Gregorio si trova fra le mani un messaggio firmato dal Ministro generale, Padre Luigi Flammini da Loreto.
Nel messaggio, datato 9 novembre 1849, vi è scritta “l’obbedienza" di recarsi a Venezia, per insegnare teologia e filosofia ai giovani chierici dell’antico convento francescano di quella città, denominato " San Francesco alla Vigna".Inizialmente nel nuovo convento si trova alquanto smarrito per a diversità di vita ed il numero elevato di frati adulti.
I confratelli osservano con interesse il giovane frate e, soprattutto, lo apprezzano per l’atteggiamento tutto particolare, attento e benevolo, con cui si propone come religioso e come insegnante. Avvicinandolo meglio intuiscono la scorta di doti già considerevoli, per dottrina ed equilibrio, di cui egli può beneficiare. Ciò farà sì che, dopo pochi mesi l’arrivo a Venezia, egli viene scelto per incarichi delicati. Nel 1856, all’età di 34 anni, viene scelto come Ministro provinciale. Si tratta di un incarico gravoso: ha la responsabilità su oltre 200 religiosi, distribuiti nel vasto territorio compreso da Trieste a Milano. Vigile ai richiami del Papa Pio IX e docile alle indicazioni del Superiore generale, Padre Gregorio si adopera con ogni mezzo, affinché i fratelli si impegnino nell’osservanza della vita comune. Mentre sta per concludersi l’incarico di Ministro provinciale, Dio gli chiederà ancora un’altra inversione di marcia. (Cfr. M. Antonietta Pozzebon - " Il Servo di Dio Padre Gregorio Fioravanti, ofm “, Editrice VELAR, 2012)