Un’occasione, un’opportunità, l’idea di vivere insieme un’esperienza unica, tutto questo per celebrare i 200 anni dalla nascita del nostro Fondatore P. Gregorio Fioravanti.
Con altre sorelle ci siamo incontrate, confrontate per concretizzare questa occasione di operare insieme e far conoscere Padre Gregorio agli alunni e insegnanti delle nostre scuole.
Nei primi giorni di ottobre a Gemona e l’ultima settimana dello stesso mese a Roma, Suor Lilibeth, Suor Francesca, Suor Aileen, Suor Marta, Suor Gabriela, Suor Mara, Suor Miranda, ci siamo trovare per vivere quanto nei mesi precedenti avevano pensato e programmato.
Ai bimbi della scuola dell’infanzia un bel racconto attraverso un PowerPoint, hanno conosciuto la provenienza, la famiglia, la vocazione e missione del protagonista.
Alla scuola primaria l’arrivo in classe di noi suore è stato preceduto da una lettera che “Padre Gregorio” ha scritto personalmente ad ognuno eccola:
Caro/a come stai? Ti sto scrivendo, senza che tu mi conosca, ti racconterò qualcosa di me, ma non ti svelerò subito chi sono, sarai tu a scoprirmi! Sono nato in un paese lontano/ non molto lontano da qui. Sono il nono fratello, il più piccolo nella mia famiglia. Tutti mi chiamavano con questo soprannome “Vico”. Ho ricevuto tanto affetto, anche se all’età di sei anni la mia mamma è andata in Cielo e io ho pianto tanto, ma il papà, i miei fratelli e sorelle mi sono stati tanto vicini.
La scuola mi è sempre piaciuta, la musica mi ha sempre appassionato, come trascorrere del tempo all’aria aperta con i miei amici. Amavo anche stare qualche momento in silenzio ed ascoltare attentamente ciò che si muoveva attorno a me e dentro il mio cuore. Ho sempre
frequentato la Chiesa e dopo la morte della mamma mi sono ancora più affezionato a Maria, la Mamma di Gesù e di tutti noi. Facevo il chierichetto e guardavo con ammirazione al mio parroco. Ho imparato molto da lui, anche il latino che poi mi è tanto servito da grande.
Un giorno nel mio cuore è sbocciato un sogno, un sogno che credo sia stato Dio a regalarmi. E tu che sogno hai nel cuore?
Alla lettera è seguita in classe la testimonianza di noi suore, attraverso la quale abbiamo completato il racconto sul Fondatore, e poi per riflettere e divertirci la costruzione di un puzzle che raffigurava P. Gregorio.
Il foglio su cui veniva riprodotto era composto da mattoni sui quali i bimbi sono stati invitati a scrivere le parole che maggiormente ricordavano dal racconto.
Alla secondaria di primo grado il tutto ha inizio con un canto:
Testo Fino all'Alba - Arisa
Era un ragazzo come noi
Che aveva un sogno nel cassetto
Voleva essere un eroe
Senza costume né mantello
Sognava di toccar le nuvole
E di volare con le aquile
Ma lui poteva solo correre
E continuare a sognare
Siamo noi, siamo solo noi
Non c’è bandiera che ci limiti
Non ti voltare, non ti fermare
Fino all’alba
Velocità e il vento che va
Non ti voltare, non ti fermare
Fino all’alba… Fino all’alba…
E c’era un cielo limpido
Come dipinto col pastello
E quel ragazzo era un eroe
Ma senza maschera e mantello
Scendeva forte come un fulmine
Tra le montagne con le aquile
Aveva un cuore incontenibile
E gli occhi pieni di emozione
RIT. Se guardi, c’è un mondo di supereoi
Ragazzi… del mondo intorno a noi
Nei loro sguardi, è oggi che si ferma il tempo
Nei loro sogni, è lì che tutto trova un senso.
Questo canto è stato proposto dall’insegnante, dopo l’ascolto e la riflessione.
Noi suore abbiamo raggiunto i ragazzi nelle loro classi, e a seguito della presentazione nella quale abbiamo condiviso nomi e luoghi di provenienza si è dato spazio al riascolto del canto e ulteriore condivisione di quali frasi o parole erano particolarmente significative per loro.
La conoscenza di P. Gregorio in questo caso è stata data attraverso un’intervista doppia, nella quale un intervistato era appunto P. Gregorio… rispondeva alle domande un ragazzo precedentemente contattato di cui si era registrata la risposta. L’atra persona ad essere intervistata era una suora, la quale dava testimonianza della sua esperienza di chiamata vocazionale nella famiglia delle Francescane Missionarie del Sacro Cuore.
Per concludere la riflessione, abbiamo proposto di scrivere su delle stelle, i loro sogni, quello di ieri, quello di oggi e quello di domani
Da tutti i bambini/e, i ragazzi/e abbiamo richiesto una preghiera scritta in un foglio che abbiamo consegnato alle suore più anziane, che vivono in Casa Madre, nelle infermerie di Roma a Centocelle e a Saffi e che attraverso l’orazione continuano la loro missione iniziata tanti anni fa da P. Gregorio dalla Fondatrice e dalle prime sorelle. Tante sono state le richieste, motivo di gioia per le sorelle, che nella recita del rosario le hanno presentate a Dio. Altre preghiere verranno offerte nei loro incontri successivi.
Anche i docenti hanno avuto l’opportunità di partecipare a un incontro formativo, attraverso delle parole chiavi quali: Essere figlio…Sogno…Dialogo…Imprevisto…Cammino…
È stato proposto un lavoro di gruppo, partendo da queste parole e dopo aver ascoltato dalle suore la storia della vita di P. Gregorio è stato chiesto loro di pensare ad un titolo di un libro, a una canzone, o un’opera d’arte, a un film o video, attraverso i quali potevano rendere attuale la vita di Ludovico Fioravanti.
Questa esperienza si è rivelata la realizzazione di un “sogno”, quello di collaborare insieme ad altre sorelle. Le fatiche hanno lasciato il posto alla gioia dello stare insieme, la memoria di P. Gregorio ci ha sostenute e motivate nel confronto con i giovani. Grazie a P. Gregorio, grazie ai nostri Superiori che ci hanno aiutate, grazie ad ogni sorella.
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