A Cipro, seconda missione apostolica voluta ed accompagnata da P. Gregorio, le suore della Provincia S. Elisabetta, riunite per il XV Capitolo provinciale, hanno dedicato, il 28 luglio scorso, una solenne celebrazione per ringraziare il Signore per il Decreto di Venerabilità del Fondatore ed il riconoscimento delle sue virtù eroiche da parte della Chiesa.
Per l’occasione è stato invitato a presiedere la Celebrazione Eucaristica il Nunzio apostolico di Israele e Cipro, Mons Leopoldo Girelli, ed il Vicario Patriarcale, P. Jerzy Kraj, che ha letto il Decreto di Venerabilità ai presenti: Frati Minori e sacerdoti maroniti, Suore di altre Congregazioni residenti a Limassol, oltre a numerose suore convenute dalle comunità della Provincia per l’eccezionale evento.
Mons Leopoldo Girelli nell’omelia ha tratteggiato la figura di P. Gregorio attraverso tre dimensioni della persona di Cristo, il ministero sacerdotale, profetico e regale.
P. Gregorio, nello svolgendo del suo ministero come insegnante di teologia, ma anche come formatore all’interno dell’Ordine francescano, è profeta che non parla di se stesso, ma riconoscendo che la verità viene da Dio insegna con umiltà e saggezza.
Come Ministro provinciale della Provincia dei Frati Minori del Lombardo veneto fin dal 1857, P. Gregorio svolge il ministero di governo con prudenza ed amabilità, con dedizione, con la regalità dell’autorità che è capacità di leggere la realtà e discernere.
Fin dagli inizi del suo ministero come Fondatore dell’Istituto ha esercitato il ministero sacerdotale che Gesù esprime nella sua vita, soprattutto nella sua passione e morte; questa è la chiave della vita di P. Gregorio in quegli anni, dal 1863, anni difficili, di sofferenza che lui ha sopportato con pazienza, vivendo con spirito di fiducia e di abbandono, di distacco nel silenzio.
Nella vita di P. Gregorio si evidenziano in modo trasparente i tre principali compiti del Pastori nella Chiesa: insegnare, guidare e santificare (oltre che santificarsi). Ed il risultato di quest’opera – ha sottolineato il Nunzio – siete voi, la vostra Congregazione che nasce nello spirito francescano e nella direzione missionaria.
Il Vangelo proclamato in questa celebrazione, (Mt 11,25-30), - ha aggiunto - ci riporta allo spirito francescano, ci parla ed insegna la povertà, la povertà dei piccoli… P. Gregorio ha formato una congregazione ponendo al primo posto la carità come stile di vita, trasmettendo il senso della carità. Nel momento di maggior difficoltà ha proposto alle nostre prime sorelle di tornare a casa, ma loro hanno risposto: non vogliamo lasciare questo paradiso. Questo vuol dire che avevano capito il senso della carità vissuta, come stile e dimensione di vita.
Il Nunzio ha esortato quindi a mettere Dio al centro della vita. Ha richiamato il modo di leggere i segni. I Magi chiedono ai dotti di Gerusalemme che conoscevano le Scritture dove doveva nascere il loro Re, ma loro non si sono lasciati coinvolgere. I Magi invece si sono messi subito in cammino verso Betlemme.
Essere francescane vuol dire avere questa umiltà esistenziale che ci pone nella condizione di affermare che Dio è il mio centro. Vi ricordo – ha esortato- che la missionarietà è il paradigma della vita cristiana, vale a dire non si può essere cristiani senza essere missionari, poiché il Vangelo, la fede sono un dono da condividere, non da tenere per noi stessi.
Il vostro stile di vita deve avere un centro ed un volto; il centro è Gesù Cristo, il Suo Cuore, e da quella fonte attingete il messaggio che dovete portare agli altri; il volto è la fede che ci porta verso l’altro a portare la luce.
Mons Leopoldo Girelli ha concluso: ecco la figura di Padre Gregorio, è una figura viva; sappiate essere docili, disponibili come lui, come Missionarie del Sacro Cuore.
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