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    Lunedì, 24 Dicembre 2018 14:39

    Santo Natale 2018

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    Sorelle carissime,
    con affetto desidero raggiungere ciascuna per celebrare insieme, seppure a distanza, la solennità del santo Natale, che ci conduce a contemplare il sorprendente Mistero dell’Incarnazione.
    Vi immagino spiritualmente tutte in ‘cammino’, forse un po’ affaticate da tante situazioni, ma in ‘cammino’ sostenute dalla convinzione che il Padre continua a commuoversi per l’umanità e per ciascuna di noi... e… Gesù viene fra noi…
    “Vieni, Signore Gesù” è l’invocazione umile che sale dal nostro cuore, è l’attesa quotidiana, è l’accoglienza che vuole diventare ovunque premura per il piccolo Gesù che si è fatto povero ed è nato fra gli ‘ultimi’ per tutti.
    È un tempo forte questo, un tempo da vivere nella conversione e nella gioia della speranza, evitando il rischio che, condizionate da difficoltà, fatiche e solitudini personali,… questo Evento diventi parte della nostra routine annuale di preghiere, canti, addobbi e discorsi puntuali... ma non tocchi e non commuova il cuore, non provochi una relazione vera, un affetto e una gratitudine profonda per Gesù che viene.
    Vi ho raggiunto nelle diverse parti del mondo e mi sono trattenuta con voi. Ho potuto ascoltare e apprezzare la vostra sensibilità e forza evangelica verso i poveri e gli ultimi, nell’accogliere e condividere la fatica e la paura nei più diversi ‘disagi’ quotidiani: famiglie frantumate, bambini con problemi e anziani soli,… atroci guerriglie segnate da violenze e abusi,… e da interessi imposti dai potenti e dai predatori del bene comune portando a distruzione le persone e il dono del creato… Per questa vostra sensibilità, per il vostro atteggiamento umano ed evangelico, va a voi tutte la gratitudine del Gesù povero nei poveri.
    Quanti disagi vedono i nostri occhi, in questi tempi così oscuri, così incerti, avvolti spesso dall’indifferenza. Eppure proprio in essi Dio ha voluto manifestarsi e farsi accogliere…
    E ritorna alla memoria la celebrazione del Santo Natale voluta da San Francesco a Greccio, in cui desiderava “rappresentare il Bambino nato a Betlemme, e in qualche modo vedere con gli occhi del corpo i disagi in cui si è trovato… come fu adagiato in una greppia…”.(ICel 85).
    Quanto entusiasmo e quanta passione troviamo nel cuore di Francesco! Quanta fede e quanto amore nutre per quel Dio-bambino venuto tra noi, per noi…!
    Per il suo desiderio ardente, san Francesco riesce a rievocare l’umile ‘Presepe di Betlemme’ con l’aiuto dei semplici paesani di Greccio e, con la forza della fede, ricreare un clima di profonda commozione, tanto che la presenza del Bambino diventa per tutti i presenti quasi “visibile” e “toccabile”.
    Seguendo l’esempio di san Francesco anche noi annualmente continuiamo a preparare con cura il presepe, vogliamo vedere ed entrare in contatto con la vita di Gesù, di Maria e Giuseppe,.. dare un posto nel quotidiano ai pastori, ai magi, agli angeli,... regolare l’alternarsi dei giorni e delle notti...
    Quando il nostro cuore si fa ricolmo della Sua Presenza e del Suo Amore, i nostri occhi sanno riconoscerlo anche nella storia della ‘nostra Betlemme’ quotidiana.
    In questo Santo Natale invochiamo per noi e per tutti, il dono di occhi limpidi, purificati dalla fede e dall’amore che possano scorgere i tanti ‘luoghi’ attorno a noi dove Gesù continua     a venire, e instancabilmente ci chiede di accoglierlo… a partire dalle nostre fraternità, dalla Chiesa e dalle persone con cui viviamo e lavoriamo.
    L’incontro e la contemplazione del Bambino Gesù, il sentirsi partecipi del presepe, faccia esplodere in noi la gioia, come nei paesani di Greccio, “…ciascuno tornò a casa sua pieno di ineffabile gioia”, come anche nei pastori che “se ne tornarono, glorificando e lodando Dio per tutto quello che avevano udito e visto..” (Lc 2,18 e 20). E così sapremo raccontare con gioia di aver incontrato Gesù nella nostra storia, sapremo contagiare con semplicità e letizia chi ci vive accanto, e trasformare i nostri ‘luoghi’ fraterni ed apostolici in ‘Betlemme’.
    Da qui, dal Presepe, rimettiamoci in cammino insieme, con gioia, per portare fiducia, pace, speranza al mondo intero, rinate dall’intimità di un incontro con il Povero e con i poveri.
    Per ciascuna di voi tutte, sorelle, invoco la benedizione del Bambino Gesù e la protezione di Maria e Giuseppe. Con tanto affetto vi auguro

    Buon Natale e un Anno Nuovo ricco di Grazia!

    Sr. Paola Dotto
    Superiora generale

    Letto 904 volte Ultima modifica il Martedì, 02 Aprile 2019 05:35

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