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    Martedì, 16 Luglio 2019 13:56

    Abitate dallo Spirito ravviviamo il nostro essere fraternità in missione

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    È la prima volta che le comunità dipendenti dalla Superiora generale vengono invitate per un incontro-confronto in casa generalizia. È un momento molto bello che ci apre il cuore e ci accomuna nella ricerca di un cammino di unità sotto l’azione dello Spirito:
    “Abitate dallo Spirito ravviviamo il nostro essere fraternità in missione”
    Questa è la tematica sulla quale riflettiamo in questi giorni, dal 1 al 10 luglio. Le comunità dipendenti sono in numero di 6, ma soltanto 5 riescono ad essere presenti all’incontro, mancano le nostre sorelle della Comunità “Our Lady of Libera” a New York. Le 5 comunità presenti sono:
    -Comunità “Sacro Cuore” – Asisium, casa generalizia.
    -Comunità “SS. Regina delle Rose” – Viole – S. Vitale Assisi
    -Comunità ”Porziuncola” – S Maria degli Angeli – Assisi
    -Comunità “P. Gregorio” – Grotte di Castro
    -Comunità “S. Antonio” – Büyükada
    Una bella presenza di Congregazione desiderosa di “fermarsi e stare insieme per raccontarsi le gioie, le fatiche e le perplessità che portiamo in cuore nelle fraternità e nelle missioni che sono così belle, così diverse, tutte molto originali nella loro attualità. Vogliamo stare insieme, questi giorni, per aiutarci e sentirci unite nell’apprezzare la preziosità della nostra vita nel quotidiano, sia nella festa che nella ferialità.
    Ci guidano nella riflessione, P. Massimo Fusarelli, ofm sul tema: “Essere missione oggi come fraternità profetiche”.  P. Alessandro Angelisanti, ofm sul tema: “Inviate ad essere fraternità in missione”. Altre riflessioni saranno presentate dalle sorelle del Consiglio Generale come da Agenda.
    Massimo Fusarelli, presenta la sua riflessione in due punti –
    1 - “Abitate dallo Spirito”- Vivere nella consapevolezza che lo Spirito guida la nostra vita implica una ricerca permanente, possibile nell’ascolto in noi e intorno a noi. Egli è presente e agisce nella vita di ciascuno di noi, in quella della fraternità, nella Chiesa, in questo svincolo tanto complesso della storia, con i segni dei tempi che lo accompagnano. Lo Spirito ci sospinge sulle vie della missione al costante discernimento della volontà di Dio che si fa conoscere a noi nel vivo della storia, che ci sospinge a riascoltare la parola del carisma e ci fa coscienti che “io sono missione” se mi lascio abitare e dare forma dall’autodonazione di Dio Padre, nel Figlio, mediante lo Spirito Santo – Così:
    2 – “Ravviviamo il nostro essere fraternità in missione”, nel docile ascolto dello Spirito che ci spinge sempre fuori dai nostri schemi consolidati e ci porta oltre noi stessi, nella città degli uomini dove “il Signore ha un popolo numeroso”. (Atti 18,10)
    Siamo chiamate quindi ad essere “sentinelle che guardano più lontano.”
    “Fraternità in uscita!”  Da questa radice profonda emerge più chiaramente che esperienza spirituale, vita fraterna e missione sono legati, sono un tutt’uno e non possiamo più parlare nei termini di un prima e un dopo. Libertà della chiamata e della risposta di fede li contengono. “La nostra missione non ha vita propria: solo nelle mani di Dio che invia può essere veramente chiamata missione. Non ultimo perché l’iniziativa missionaria viene da Dio solo. Dio è un Dio missionario. “Non è la Chiesa che ha una missione di salvezza da compiere nel mondo; è la missione del Figlio e dello Spirito attraverso il Padre che include la Chiesa” (Monltmann 1977: 64) 
    “La missione è quindi vista come un movimento di Dio al Mondo; la Chiesa è vista come uno strumento per quella missione.
    C’è una Chiesa perché c’è una missione, non viceversa. Partecipare alla missione è partecipare al movimento dell’amore di Dio verso le persone, poiché Dio è una fonte di amore che invia”. (David J. Bosch)

    Il giorno 4 luglio il P. Alessandro Angelisanti ofm ci offre la sua riflessione:
    “Abitate dallo Spirito, chiamate ad essere fraternità in missione”
    La riflessione parte da: Gen 1-2, 4a Genesi 1-11, dal presupposto che siamo abitate dallo Spirito. 
    Dio vede questa massa informe… e crea … Dio desidera la vita e questo desiderio lo mette insieme ad un progetto.
    Desiderio – Mancanza – Progetto: così agisce Dio!
    Dio procede nella creazione, ha un progetto che nasce da un desiderio, nasce da una mancanza… progetto che Dio ha desiderato, ha voluto, non a caso…
    Dio sente il desiderio dell’uomo, di avere un tu davanti a Lui…
    La creazione ci permette di entrare nel cuore di Dio, perché Dio ha desiderato tutto questo per noi, Dio ha sentito la mia mancanza! Siamo i figli di un desiderio di Dio.
     “Facciamo l’uomo a nostra immagine e somiglianza” … “maschio e femmina li creò…” unicità nella creazione … solo io posso percorrere il sentiero dove Dio mi pone. Tutto il brano esprime questo senso di ordine “Divise…” “la luce dalle tenebre… la terra dalle acque” - Dio non butta via niente…”divide” – “ordina” ci ha dato una identità, un posto... Uno spazio che Dio ci regale ed è solo mio e in questo spazio Dio mette tutte cose buone … e se ne compiace. È cosa buona!
    Ma per l’uomo Dio dice: “è cosa molto buona”… “Sei Unico” e devi diventare te stesso perché “sei cosa molto buona”.
    Il tempo è elemento fondamentale. Cosa ci dice? Per progettare ci vuole il passato, il presente e il futuro… occorre camminare passo dopo passo. Devo tenere presente il tempo come dono… per donare il tempo! Il nemico ci toglie il tempo! Le tentazioni non hanno tempo! Un tempo che dobbiamo abitare e vivere perché Dio ce l’ha donato.  La nostra meta è davanti a noi… non è lontana… viviamo di nostalgia, di sensi di colpa. 
    Possiamo sempre ricominciare! Iniziare… perché sempre ci saranno degli ostacoli, la meta è sempre davanti… arriverai più tardi ma ci arriverai… perché c’è un tempo, … c’è tempo anche per la sorella. Mettiamo del tempo per ricominciare, metterci in cammino. La sorella ne ha davanti a me… magari ha perso il tempo, il cammino non lo vede, ma c’è… e magari devo prenderla per mano. 
    - C’è uno spazio che Dio ci regala e per 7 volte dice che è cosa buona… tutto quanto ha creato è cosa buona, è un buon regalo… è bello! Prima era caos… ma ci mette solo ed uniche cose buone!!!!!  NON C’È il male, non c’è il PECCATO. 
    In ogni cosa c’è una intenzione buona di Dio! - Quindi la volontà di Dio è BUONA! E tutto quello che ha creato l’ha fatto per una finalità di BENE!
    Questo brano della Genesi è stato scritto al termine del periodo/esilio Babilonese e questo ci dice che qualunque periodo tu stia vivendo, Dio ti sta vicino. (Dio non ci vuole né punire né salvare tramite il dolore… perché Lui sempre ci tratta bene, perché ha creato tutto per bene…) La terra informe esiste, c’è…. Possono venire questi tempi.
    Ma ricordiamoci che Dio ci vuole sempre mettere in cammino.
    La riflessione continua sempre più impegnativa e coinvolgente, in questo tempo che ci è dato di vivere, con dinamiche di gruppo e ulteriori tematiche.


     

    Letto 1293 volte Ultima modifica il Giovedì, 23 Gennaio 2020 14:18

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