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    Venerdì, 19 Marzo 2021 12:23

    L'unzione dei malati in Casa Madre

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    Quest’anno Papa Francesco lo ha dedicato a S. Giuseppe Patrono della Chiesa e per noi speciale Protettore della nostra Congregazione e in particolare dell’Infermeria.

    Ci siamo preparate con la novena riflettendo ogni sera sulla lettera apostolica del Papa. È un impegno nostro di ogni anno prepararci a questa festa e, proprio il 19 marzo, giorno di S. Giuseppe, celebrare la S. Messa con la Sacra Unzione.

    Quest’anno, dopo l’esperienza della pandemia, era desiderio di tutte le suore di casa madre, non solo di quelle dell’infermeria, ricevere il Sacramento dell’unzione… Si sentiva il bisogno!
    Tutte presenti nella nostra chiesa abbiamo vissuto insieme e in forma solenne la Liturgia Eucaristica presieduta da Don Samuele Zentilin che ben volentieri ha accettato la proposta rivoltagli dalla Superiora provinciale di presiedere alla Celebrazione. Egli voleva dimostrare la sua gratitudine perché la sua mamma, per problemi di salute e mancanza di posti letto in altre strutture, è stata accolta e ospitata per circa 15 giorni in infermeria fino alla sua partenza per la casa del Padre.
    Don Samuele conosce molto bene la nostra famiglia religiosa perché è stato cappellano a Gemona nei tempi di Mons. Pietro Brollo e ha collaborato con le nostre suore in parrocchia.
    Nell’omelia ha presentato la figura di S. Giuseppe sottolineando che:

    “S. Giuseppe, uomo obbediente al Signore e buon Israelita, anche Lui pregava come noi facciamo ogni giorno, i salmi delle lodi e del vespro:
    “Ascolta Israele, il Signore è il nostro Dio, il Signore è uno solo. Tu amerai il Signore tuo Dio, con tutto il cuore, con tutta l’anima e con tutte le forze” Questi precetti che oggi ti do ti stiano fissi nel cuore; li ripeterai ai tuoi figli, ne parlerai quando sari seduto in casa tua, quando camminerai per via, quando ti coricherai e quando ti alzerai”. (Deut. 6,4-7)
    Certamente questa preghiera Giuseppe l’ha insegnata anche a Gesù, un Gesù discepolo oltre che maestro di obbedienza.
    Anche noi da questi salmi dobbiamo trovare l’alimentazione per la nostra vita spirituale per poi vivere il nostro quotidiano nella lode e nel ringraziamento al Signore.
    Gesù entra nella storia come un uomo comune nascendo da una donna e facendosi registrare come figlio di Giuseppe, ma in realtà la sua venuta è grande segno di salvezza ed Gesù, infatti, come scriveva S. Agostino, è “Il dono splendido, unico e irraggiungibile di Dio all’umanità, e Giuseppe, è l’annunciatore di questo evento e di questo uomo Emanuele Dio con noi!”

    Alla fine della S. Messa è stato amministrato a tutte le suore il Sacramento dell’Unzione sulla fronte e sulle mani e con questo dono continuiamo il nostro cammino terreno fino a quando il Signore ci chiamerà nel suo Regno eterno.


    Letto 388 volte Ultima modifica il Giovedì, 20 Maggio 2021 12:31

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