Sì, queste parole del Papa Pio X sono molto appropriate per le donne che vivono in Japamala Bhavan' a Thellakom in Kerala, nello stato meridionale dell'India. Si tratta di una casa di accoglienza per le donne povere e invecchiate o fisicamente vulnerabili abbandonate dalle loro famiglie, perché non erano più in grado di badare a loro.
Le Suore Francescane Missionarie del Sacro Cuore, grazie al cuore generoso di una coppia di anziani che hanno donato una piccola casa per l’accoglienza di queste persone, hanno aperto una comunità al servizio di queste donne. La casa di accoglienza chiamata Japamala Bhavan' che significa “Casa del Rosario” è la piccola casa donata, che si è trasformata in un’oasi dove le donne piano piano ricuperano la loro dignità di figlie di Dio e si integrano come membri attivi nell’opera della famiglia che le accoglie. Questa missione risponde anche alle intenzioni dei donatori: che sia un luogo di accoglienza e preghiera. La preghiera del rosario è la linfa vitale di queste donne che non mancano mai di pregarlo quotidianamente.
Il 14 agosto 2021, le suore hanno organizzato un momento speciale di preghiera in occasione della festa dell'Assunzione della Beata Vergine Maria e del Giorno dell'Indipendenza dell'India, che è il 15 agosto. Le donne hanno animato la preghiera del rosario recitando in diverse lingue i misteri e cantando canti della Beata Madre di Dio. Inoltre, ad ogni mistero del rosario le hanno affidato apertamente le loro paure e i loro dolori. La maggior parte di queste donne soffre per i traumi del vissuto nella miseria, dell’abbandono dei loro cari e per la conseguenza delle malattie fisiche e psichiche non curate da tempo.
Dopo la recita del santo rosario, abbiamo avuto un'ora di adorazione eucaristica, in cui abbiamo ricordato i grandi leader come Mahatma Gandhi che hanno eroicamente sacrificato le loro vita per questa nobile causa. Abbiamo ringraziato il Signore per i loro sogni di una nazione libera; così come è scritta dal grande poeta e mistico indiano Rabindranath Tagore:
“Dove la mente è senza paura e la testa è alta;
Dove la conoscenza è libera;
Dove il mondo non è stato frantumato da strette mura domestiche;
Dove le parole escono dal profondo della verità;
Dove la lotta instancabile tende le braccia verso la perfezione
Dove la chiara corrente della ragione non si è persa nella desolata sabbia del deserto dell'abitudine morta;
Dove la mente è condotta da te in pensieri e azioni sempre più ampi.
In quel paradiso di libertà, Padre mio, lascia che il mio paese si svegli”.
Inoltre abbiamo presentato al Signore, le attuali situazioni di lotte sociopolitiche e religiose e di miseria che tanti fratelli e sorelle nostre che ancora vivono. Dunque, non possiamo affermare di essere veramente liberi. Con spirito umile e contrito abbiamo supplicato il Signore di concederci la grazia di proclamare Gesù Figlio di Dio, Salvatore del mondo con la nostra propria vita; perché la vera libertà l’otteniamo soltanto quando lasciamo uno spazio alla Sua persona, affinché egli attui la Sua volontà nella nostra vita e la trasformi. Egli stesso ci ha detto: "Io sono la Via della Verità e della Vita" (Gv. 14,6)
Ringraziamo infinitamente Dio per tutti i suoi doni e affidiamo il nostro Paese nelle mani amorevoli del Padre. Le preghiere delle nostre signore salgano come incenso e siano gradite ed esaudite da Dio secondo il Suo volere.
Il Signore ci benedica e ci custodisca!
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