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    Lunedì, 20 Dicembre 2021 10:14

    CIPRO: ISOLA DEI SANTI BARNABA E PAOLO

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    Con grande gioia condividiamo la testimonianza della nostra consorella, Superiora provinciale suor Antonia Piripitsi, nell’incontro del papa Francesco con i sacerdoti e i religiosi, nella Cattedrale Maronita “Nostra Signora delle Grazie” di Nicosia il 02/12/ 2021, durante la sua visita pastorale a Cipro.

    Santo Padre,

    Le diamo il nostro caloroso benvenuto in questa isola dei Santi Barnaba e Paolo, e di tanti altri santi e sante che hanno contribuito all’evangelizzazione del popolo di Cipro.

    Tale evangelizzazione è stata anche portata avanti attraverso tanti religiosi e religiose che ci hanno preceduto e hanno dato priorità all’educazione dei bambini poveri. Questa missione continua fino ai nostri giorni nelle scuole cattoliche, che sono mezzo efficace per testimoniare l’amore di Dio e inculcare i valori umani, cristiani e religiosi.

    Santità, le scuole cattoliche dell’isola attualmente esistenti ed in piena attività sono solamente tre: Il Terra Santa College a Nicosia (fondato nel 1646) appartenente ai frati Francescani Minori, la Scuola Santa Maria a Limassol, che nel 2023 celebrerà il suo centenario, appartenente alle suore Francescane Missionarie del Sacro Cuore e la scuola elementare di San Marone a Anthoupoli, frequentata soprattutto da alunni maroniti. Sia il Terra Santa College che la Scuola Santa Maria sono aperti a ragazzi e ragazze di tutte le etnie, mentalità, culture e religioni. Un luogo d’incontro veramente ecumenico, senza alcuna discriminazione, dove si costruiscono ponti, dove gli alunni imparano a rispettare l’un l’altro nella sua diversità, ad amarsi, ad aiutarsi, a dialogare, a collaborare insieme per costruire un futuro migliore, un futuro dove tutti possono vivere da fratelli e sorelle, senza distinzione di razza, cultura, religione o lingua.

    Nel recente passato c’erano ancora altre tre scuole, che purtroppo siamo state costrette ad abbandonare dopo l’invasione delle forze turche nel 1974; alcune delle nostre suore più anziane raccontano con dispiacere come hanno dovuto fuggire senza indugio, per salvarsi la pelle. Pensavano di dover stare via solo una notte e di ritornare il giorno dopo, ma quella notte dura da 47 anni.

    L’anno 1974 ha segnato una pagina drammatica nella plurisecolare convivenza pacifica tra la popolazione greca-cipriota cristiana e turco-cipriota musulmana. La divisione di Cipro ha radicalmente cambiato non solo assetto politico e sociale dell’isola, ma anche la nostra missione nella zona occupata nella parte nord. Nonostante diverse difficoltà e pericoli le suore, assistite dai sacerdoti maroniti, non hanno mai smesso ad essere presenti, povere tra la gente povera, per sostenerla spiritualmente e moralmente, e far sì che le campane di alcune chiese continuino a suonare.

    Le nostre suore originarie di Kormakiti, Asomatos, Ayia Marina e Karpasha stanno avanzando negli anni, mentre si constata che vengono a mancare le famiglie cattoliche perché, dopo la divisione dell’Isola, sono sparse ovunque; inoltre, come in molti paesi d’Europa anche a Cipro la crisi demografica e laicizzazione della vita quotidiana rende i nostri giovani poco disponibili alla vita di servizio nella Chiesa. Si tratta di una sfida importante, che affrontiamo con la preghiera e con la testimonianza, perché appaia attraverso di noi tutta la bellezza della sequela.

    Santità, la nostra provincia di Sant’Elisabetta d’Ungheria delle suore Francescane Missionarie del Sacro Cuore ha iniziato l’itinerario preparatorio del nostro giubileo di 150 anni della presenza nel Medio Oriente che celebreremo l’anno prossimo 2022. Il tema che affronteremo sarà: “Arricchite dalle esperienze del passato viviamo il presente con fiducia e affrontiamo con coraggio le sfide del futuro”, è il nostro programma del giubileo di 150 anni di presenza e missione in Medio Oriente. Promettiamo di vivere questo tempo di grazia come uno spazio di rinnovamento che aspettiamo da Dio, datore di ogni bene, di ogni vocazione e di ogni fedeltà.

    Nel corso dell’anno di San Giuseppe che volge al termine, desideriamo rinnovare il nostro entusiasmo personale e comunitario al servizio del Vangelo. E alla sua presenza, Santo Padre, affidiamo a san Giuseppe e a Maria Santissima tutte le nostre attività pastorali ed educative. Grazie di essere qui, in mezzo a noi!


     

    Letto 420 volte Ultima modifica il Lunedì, 20 Dicembre 2021 10:15

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