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    Giovedì, 31 Marzo 2022 10:29

    QUESTO È QUELLO CHE VOGLIO E HO CERCATO...

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    Un grande evento, rivestito di gioia, verità, speranza, pace, fede, amore, risplende nella parrocchia “Vergine del Carmelo”, Cusco, Perù, LA CONSACRAZIONE PERPETUA A DIO, di due giovani di questa generosa terra. Incomprensibile agli occhi umani che mancano di fede, la professione perpetua di suor Judith Mercado e di suor Paola Cascamayta, due giovani suore che si donano per sempre a Dio nella chiesa in una congregazione religiosa, le Suore Francescane Missionarie del Sacro Cuore.

    Essere religiosa, è una questione di amore. Dio sceglie e chiama, attraverso la vita, uomini e donne a consacrarsi a Lui. È la fede vissuta in famiglia, in parrocchia, nella scuola, che permette di scoprire questa chiamata. La vita religiosa suppone una conversione: amare Dio sopra tutte le cose e amarlo nel prossimo. I pilastri di questa vita sono: la preghiera, la vita sacramentale, il servizio, la vita fraterna. In generale, dopo tre anni di formazione, la giovane si consacra a Dio per un anno, evento che rinnova per cinque anni di seguito. Questa consacrazione è possibile, perché Dio dà il dono di viverla in libertà, distacco, gioia. Terminato questo tempo si fa il passo definitivo: la professione perpetua, la consacrazione definitiva a Dio in una famiglia religiosa. È la donazione totale attraverso i voti di obbedienza, povertà, castità, di Suor Maria Judith Mercado Sarmiento dello Spirito Santo e Suor Maria Paola Cascamayta Cabrera di Gesù Buon Pastore.

    Questa celebrazione è stata presieduta da monsignor Richard Daniel Alarcón Urrutia, arcivescovo di Cuzco e concelebrata da monsignor Lizardo Estrada, vescovo ausiliare di Cusco, Padre Fredy Mesa parroco e vari sacerdoti diocesani e agostiniani. La Superiora provinciale, suor Alejandra Vallejos Araya, delegata della Superiora generale, ha accolto i voti di queste sorelle assieme alle religiose presenti.

     La celebrazione festiva è colma di gioia per la presenza delle famiglie delle giovani, dei loro amici e amiche. Per tale grande evento ecclesiale, congregazionale e familiare, si sceglie una data significativa, in questa occasione, il 19 marzo, solennità di san Giuseppe, casto custode della Vergine, patrono delle vocazioni, protettore della santa Chiesa... uno dei santi protettori della Congregazione. Monsignor Richard ha posto l’accento nella sua omelia sulla pratica delle virtù del santo protettore San Giuseppe, al quale ha affidato la cura della vocazione delle suore e di ciascuno dei consacrati.

    Inoltre, Monsignor Richard ha ricordato che san Francesco d'Assisi, ha scoperto la sua vocazione a partire dall’ascolto della Parola di Dio che lo ha portato a vivere il distacco e a dare i suoi beni ai poveri "va e vendi tutto quello che hai e lo distribuisci ai poveri" Questo è quello che io voglio e che ho cercato per essere felice"; e dall’aver ascoltato il crocifisso di san Damiano che gli ha detto "Francesco va’ e ripara la mia casa che è in rovina"  e lui accoglie questa parola e si mette a riparare la Chiesa di San Damiano, poi capisce che il suo lavoro è spirituale.  Francesco scopre il segreto della vita evangelica e lo lascia ai sui seguaci nella sua regola: “La vita e la regola dei fratelli minori è vivere il santo Vangelo in povertà, obbedienza e castità".

    In tal modo, queste sorelle testimoniano davanti alla Chiesa, alla Congregazione e alla comunità parrocchiale l'infinita bellezza della consacrazione nella sequela di Cristo povero e crocifisso, con il dono definitivo e generoso della loro vita a Cristo il Divino Sposo.

    Ogni religioso(a) è consacrato(a) e si consacra per essere felice. La felicità evangelica, deriva dal seguire Gesù, percorrendo la vita con le sue difficoltà e inciampi, ponendo lo sguardo, con speranza sulla fedeltà di Dio, vivendo la gioia, caratteristica propria della famiglia francescana. così come San Giuseppe: non aver paura, non dubitare, confida nella divina provvidenza.

    La superiora provinciale, suor Alejandra Vallejos Araya, ringrazia Dio, i celebranti, le suore, e tutti i presenti e in particolare le famiglie delle suore che, non solo occupano un posto importante, ma la loro missione rimane nel tempo: continuare ad incoraggiare e accompagnare con la preghiera le proprie figlie.  Come segno di gratitudine e presenza di Dio in ogni famiglia delle suore festeggiate, Suor Alessandra consegna la Sacra Scrittura ai genitori di Suor Judit e Suor Paola.

    Poiché questo è un evento congregazionale, tutta la famiglia religiosa si rende presente nel saluto della Superiora generale, Suor Paola Dotto, che, nell'impossibilità di essere presente, invia gli auguri in forma scritta.

    Auguriamo alle sorelle festeggiate di essere segno di speranza e di riflettere la luce di Cristo, come missionarie del Sacro Cuore nello stile di San Francesco.

    CONGRATULAZIONI SORELLE JUDIT E PAOLA
    CHE PER GRAZIA DI DIO LE VOSTRE VITE SIANO UNA BENEDIZIONE!


    icona videohttps://www.facebook.com/arzobispadodelcusco/videos/1026319378295403/


     

    Letto 225 volte Ultima modifica il Giovedì, 31 Marzo 2022 11:33

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