Convegno di Pastorale sanitaria online 10-11 maggio
«Benediciamo il Signore per i progressi che la scienza medica ha compiuto soprattutto in questi ultimi tempi; le nuove tecnologie hanno permesso di approntare percorsi terapeutici che sono di grande beneficio per i malati; la ricerca continua a dare il suo prezioso contributo per sconfiggere patologie antiche e nuove; la medicina riabilitativa ha sviluppato notevolmente le sue conoscenze e le sue competenze.
Tutto questo, però, non deve mai far dimenticare la singolarità di ogni malato, con la sua dignità e le sue fragilità. Il malato è sempre più importante della sua malattia, e per questo ogni approccio terapeutico non può prescindere dall’ascolto del paziente, della sua storia, delle sue ansie, delle sue paure. Anche quando non è possibile guarire, sempre è possibile curare, sempre è possibile consolare, sempre è possibile far sentire una vicinanza che mostra interesse alla persona prima che alla sua patologia. Per questo auspico che i percorsi formativi degli operatori della salute siano capaci di abilitare all’ascolto e alla dimensione relazionale ...» (PAPA FRANCESCO, cfr Messaggio per la XXX Giornata Mondiale del Malato, 11 febbraio 2022)
Insieme alle sorelle della Comunità di Viale Saffi e di Duronia, anche noi abbiamo avuto la possibilità di seguire one line il convegno di pastorale della sanità organizzato dall’USMI nei giorni 11 e 12 maggio.
L’edizione di quest’anno è una edizione aggiornata del percorso di ogni anno che sarà nuovamente proposto ed è destinato alle suore e alle altre persone che collaborano nelle nostre infermerie, specialmente “provate” dalla pandemia
Ha l’obiettivo di offrire una opportunità di formazione continua e aggiornata sul tema della cura e del prendersi cura, analizzando processi in atto nella gestione delle nostre infermerie nelle quali l’interesse, prima che alle patologie delle nostre sorelle, deve essere per le persone, le loro fragilità, la loro solitudine, la loro storia, le loro attese, il loro difficoltoso cammino. Le nostre infermerie devono essere luoghi di vita e di missione: è di grande importanza curare anche l’ambiente e tutta l’organizzazione con particolare attenzione alla cura della preghiera, delle liturgie e soprattutto dell’ascolto della Parola di Dio nel rispetto delle tradizioni che vanno coniugate con la creatività e la cura.
Essenziale è la promozione della vita in tutti i suoi momenti e in tutte le sue dimensioni e la tutela della vita di ciascuna sorella, privilegiando, all’interno dei processi formativi degli operatori sanitari, la cura della “relazione”, quale modalità di ascolto e di accoglienza.
Un’intera giornata è stata dedicata alla cultura geriatrica, magistralmente esposta dal Prof. Gianluigi Perati con particolare attenzione alle fragilità e alle demenze, che purtroppo sono ricorrenti e chiedono un maggior impegno nel prendersi cura con amore, con dedizione evangelica e competenza, avendo sempre presente che “Tutto ciò che avete fatto al più “piccolo” di questi miei fratelli, l’avete fatto a me” (Mt. 25,36)
Comunità di Centocelle