Condividiamo i passi più significativi del messaggio con cui la superiora generale suor Paola Dotto, ha avviato i lavori del XV Capitolo della Provincia “Santa Elisabetta”.
Carissime sorelle,
siamo felici di essere qui con voi per vivere in comunione questo tempo forte di vita di famiglia. […] Nell’entusiasmo e l’attesa silenziosa, le suore nel mondo invocano con fiducia la luce dallo Spirito Santo perché ci aiuti a dare priorità nel discernere la volontà di Dio e nel rinnovare con gioia la vita di consacrate.
[…] Questa nostra Provincia del Medio Oriente è la preziosa e significativa seconda missione accolta per noi per padre Gregorio, nostro fondatore, accolta dalla sua intuizione e passione missionaria, dall’aver saputo riconoscere il Signore che passava attraverso le richieste dei confratelli francescani.
[…] Il tema da voi annunciato è una sfida per questo XV Capitolo Provinciale:
“Sorelle e minori in Missione per testimoniare l’amore di Cristo Crocifisso”
Le costituzioni ci ricordano: “Ogni suora, in forza della professione in questa Congregazione è missionaria, ovunque si trovi” (Cost. 59) […] Essere testimonianza dell’amore di Cristo Crocifisso è un impegno serio! Ci vuole un amore incondizionato nel vivere le sofferenze, le fatiche, le difficoltà e, a volte, le oscurità di relazioni anche fraterne, nel silenzio, nell’offerta redentiva… sapendo che, ci dice san Paolo, “tutto concorre al bene di coloro che amano Dio”.
[…] Facciamo spazio allo Spirito. Lasciamo che la sua Vita e la sua Parola passino ed evangelizzino il nostro pensiero e il nostro cuore. Allora, condividendo umilmente le vostre intuizioni, potresti sentirvi ripetere come agli apostoli: “Non siete voi a parlare, ma parla in voi lo Spirito del Padre!” È così: una verità ed un’esperienza stupenda ed emozionante! Crediamoci!
Con fiducia e stima
Dichiaro aperto il XV Capitolo della Provincia Orientale “Santa Elisabetta”
Buon ascolto e discernimento a tutte!
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La festa giubilare si svolge, come previsto, all’Asisium domenica 22 luglio. Suo culmine è la Celebrazione Eucaristica alle ore 11.00. Concelebrano P. Sandro che ci ha guidate nel corso di esercizi alla Verna, P. Massimo, P. Prakash dell’Andhra Pradhesh e Don Alessandro Puggiotto, nostro ex alunno.
La chiesa è addobbata come per uno sposalizio. Sui banchi sono posti bouquet di rose e sotto il leggio e a fianco dell’altare, splendidi girasoli ci richiamano il nostro desiderio di essere costantemente rivolte a Dio.
Al momento dell’entrata delle giubilande in processione, il coro delle suore canta: “Sono giunte le nozze dell’Agnello, la sua sposa è pronta!” interpretando così la nostra gioiosa risposta alla chiamata.
Nel frattempo ciascuna depone sull’altare una lampada accesa consegnata dalla Superiora generale Sr. Paola Dotto. La sua luce rappresenta il fuoco dell’amore che si consuma donandosi e la fedeltà vigilante allo Sposo. L’omelia ripropone in una sintesi pregnante i valori delle Beatitudini che devono continuare a rischiarare il nostro cammino di missionarie in una santità del quotidiano.
Segue quindi la rinnovazione dei Santi Voti, pronunciata con commosso fervore ed intimo desiderio di fedeltà al Signore della nostra vita, cui fa eco il canto “Eccomi Signore, manda me!”
Alle ore 13.00 ci ritroviamo per l’agape fraterna nel nostro refettorio ulteriormente abbellito. Infatti per ogni festeggiata un piccolo ‘albero della vita’ come segnaposto, reca un duplice messaggio:
Buono il pranzo, ma ancor più perché insaporito dalla francescana letizia di ritrovarci fraternamente insieme a raccontarci gioiosi avvenimenti del passato ed esperienze costruttive di vita, nella prospettiva di nuovi percorsi per il futuro.
A laude di Cristo. Amen.
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Ringraziamo il Signore per tutti questi anni di vita religiosa. Siamo colme di gioia per il grande dono di aver approfondito meglio il mandato della missione.
Suor Antonietta e suor Tiziana hanno spiegato con tanta chiarezza la specifica identità della nostra Congregazione ed il ruolo della nostra Fondatrice Laura e di padre Gregorio nel guidare le nostre prime sorelle.
Nel leggere e ascoltare la spiegazione la nostra mente e il nostro cuore sono aperti per ricevere il mandato, consapevoli di essere inviate dalla Chiesa, per la Chiesa e nella Chiesa.
Padre Gregorio, come autentico francescano, era consapevole che la prima forma di missione è la testimonianza di vita.
La missione è uno stile di vita, prima di essere un’attività. L’essere missionario comporta un modo di vivere!
Noi diamo testimonianza agli altri di seguire Gesù ed amare Lui.
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Domenica 15 luglio, nel pomeriggio, noi, gruppo di suore giubilande, lasciamo Assisi per dirigerci verso il Santuario della Verna. In questo luogo francescano per eccellenza, ove Francesco ricevette le stimmate di nostro Signore Gesù Cristo, sostiamo per una settimana di spirituali esercizi dal 16 al 21 luglio
Il predicatore, P. Sandro, ci accoglie con fraterna benevolenza e ci guida, nei giorni successivi, attraverso la meditazione sulle Beatitudini evangeliche di Matteo, a riscoprire il fondamento della nostra vita consacrata. Egli ne fa una lettura trasversale rapportandosi all’insegnamento di Papa Francesco nel documento Gaudete et Exultate, alle nostre Costituzioni e agli scritti del Venerabile Fondatore P. Gregorio.
Questo luogo, intriso di spiritualità francescana, ci affascina con il silenzio della foresta circostante rotto soltanto dalla brezza leggera che accarezza le fronde ed accompagna il canto degli uccelli.
La nuda roccia che tanto affascinò S. Francesco, poiché gli faceva sentire Cristo come roccia viva, amore incrollabile, pace sconfinata, parla anche a noi; ci sprona a continuare la nostra missione con coraggio ed amore rinnovati.
Al termine degli esercizi, lasciando il santo luogo della Verna dove S. Francesco toccò il culmine della sua esperienza spirituale facendosi uno con Gesù Crocifisso, il nostro cuore arde di desiderio di conformarci come lui a Cristo e trabocca di gratitudine per tante grazie ricevute.
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Con il cuore ricco di riconoscenza per la forte esperienza spirituale e fraterna vissuta il giorno precedente a Grotte di Castro e a Bolsena, la mattina del giorno 11 luglio, ci ritroviamo riunite per riflettere ed approfondire il nostro « essere missione nella gioia e passione francescana ». Citando san Francesco, Padre Cesare Vaiani ofm, segretario per la formazione e gli studi, mette in evidenza come l’annuncio francescano sia innanzitutto una testimonianza di vita, cioè « un andare per il mondo da fratelli e da minori, sottomessi a ogni creatura e confessando di essere cristiani » e può comprendere anche un’attività esplicita di predicazione o di carità.
Il francescano sarà molto attento a come svolgere qualsiasi attività, da fratello/sorella e da minore, privilegiando sempre le opere che mettono in contatto con i poveri e ricordando che le attività a favore dei poveri debbono essere vissute come restituzione di quanto abbiamo ricevuto. Il contenuto dell’annuncio esplicito di predicazione è la Pace, dono del Signore, l’invito alla lode, come risposta gioiosa al dono ricevuto e l’esortazione alla penitenza/conversione che consiste nel diventare capaci di dare/perdonare.
Nel pomeriggio lo scambio fraterno e sincero nei lavori di gruppo è un’occasione propizia per di applicare alla nostra realtà di francescane missionarie del Sacro Cuore quanto P. Cesare ci avevo annunciato nel mattino.
L’entusiasmo irrompente di suor Filippa Castronovo, fsp ci sorprende, quando il mattino del giorno seguente ci riuniamo nella sala delle riunioni. Con passione e gioia Sr Filippa ci trasporta nel mondo della Bibbia e ci fa vibrare al ritmo e alla gioia della Parola. Una carrellata rapida e profonda sulle figure particolari di inviati con un « mandato speciale » ad intra, fa da introduzione all’evento di Gesù che annuncia il regno di Dio in modo itinerante. La sensibilità di sr. Filippa, donna e religiosa, apporta novità e freschezza alla presentazione che ne fa di Cristo e della sua missione. « È alle donne della resurrezione che Gesù dà l’incarico missionario » - ci dice suor Filippa - ed esse colme di gioia corrono… « è agli undici che dà la missione di *andare, * fare discepoli, *battezzare, *insegnare ». La gioia e la passione di questi primi testimoni ed annunciatori debbono essere anche le nostre quando « andiamo per il mondo » . Anche noi come san Paolo dovremmo vivere la missione come “debito d’amore”, bruciare d’amore per Cristo e poter dire : «non è un vanto per me predicare il Vangelo, è una necessità che mi si impone» (1 Cor 9,16).
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Il dono carismatico accolto, vissuto, rinnovato nella gioia e passione francescana
Sabato 7 e domenica 8 luglio, la nostra casa generalizia Asisium si riempie di volti e di voci nuove. Chi è dunque arrivato? Parliamone in prima persona. Siamo le sorelle provenienti da diverse parti del mondo. Le più lontane dall’India, dall’ America Latina, altre dall’Africa, da Cipro, Francia e Lituania; le più vicine dalla provincia veneta e romana. Siamo state invitate a “ritrovarci” per celebrare insieme nella gioia ed azione di grazie il nostro giubileo dei 50 e 25 anni di vita religiosa. All’arrivo dei vari gruppi ci sono saluti festosi, esplosioni di gioia nel ritrovare persone che non incontravamo da anni.
Domenica 8 luglio, la chiesa dell’Asisium si riempie pure di suore provenienti dalle varie comunità della provincia per festeggiare, con una settimana di ritardo, la duplice ricorrenza del compleanno e della festa onomastico della nostra superiora generale Sr Paola Dotto. La santa messa solenne viene celebrata da P. Marino Porcelli, frate minore; con lui concelebrano P. Carmine, che fu missionario in Turchia, P. Massimo Coccia, frate minore e Don Angelo, cappellano della vicina parrocchia S. Filippo. All’omelia, P. Marino si congratula con le festeggiate per la tappa raggiunta; nello stile faceto che lo contraddistingue, egli sottolinea le caratteristiche della vita religiosa francescana: semplicità, apertura a Dio e ai fratelli, gioia, anche “se ci sta la spina” delle difficoltà e sofferenze varie.
Nel pomeriggio, alle 15,30, nella rinnovata sala del teatro Asisium le nostre giovani juniores e postulanti ci rallegrano con danze, scenette sulla vita di P. Gregorio e della fondatrice. Il power point sul nostro carisma, ripensato alla luce di esortazioni e consigli del nostro fondatore P. Gregorio, costituisce un momento di intensa riflessione e comunione spirituali.
Martedì 10 luglio ci rechiamo a Grotte di Castro (VT), paese natale del nostro venerabile Padre Gregorio Fioravanti. La giornata è splendida. Il vecchio borgo medioevale, di antiche origini etrusche, ci appare in tutta la sua bellezza carica di storia. Il sole rischiara la pietra bruno-grigia delle abitazioni contigue, lungo la stretta via principale. Di lato, le viuzze protette da arcate e da volte a botte, conducono agli alloggi più interni. La pietra antica abbellita e ravvivata qua e là da fiori multicolori, traspira i ricordi di un passato laborioso e tenace. Lungo il percorso che conduce alla chiesa, ci soffermiamo a leggere la piastra marmorea che indica la casa ove nacque il 24 aprile 1822 il nostro amato fondatore P. Gregorio, battezzato lo stesso giorno della nascita con il nome di Ludovico.
Alle ore 11, nella basilica santuario di Maria SS.ma del Suffragio, partecipiamo alla santa messa presieduta dal parroco Don Tancredi. Per la circostanza, ritenuta importante, è stato tolto il telo damascato che di solito nasconde la statua lignea riccamente decorata della Vergine del suffragio. A lei ci affidiamo con cuore fiducioso di figlie che rinnovano insieme il desiderio di continuare a vivere ancor più fedelmente il carisma e la missione ricevute.
Quando noi, suore francescane giungiamo a Grotte di Castro l’incontro con il signor Peppe Capoccia è di prassi, inevitabile. Noi lo cerchiamo ed egli ci attende, consapevole e fiero del suo ruolo. Egli infatti è proprietario ed inquilino unico della casa ove nacque Ludovico Fioravanti. Non è suo discendente. Nella sua tipica intonazione laziale e linguaggio esuberante, egli si fa per noi cicerone del luogo, soprattutto della storia del santuario. Cattura immediatamente la nostra simpatia, questa persona ultrasettantenne dalla memoria brillante e dal parlare forbito. Dopo la messa declama per noi una breve poesia preghiera di Trilussa. Alla fine della celebrazione, seguendolo poi a casa sua per la visita al luogo ove nacque Padre Gregorio, ci rendiamo conto che il nostro amico Peppe è un appassionato dei classici della letteratura, in grado di declamare testi di Dante e di Leopardi, come se avesse frequentato una scuola di recitazione.
Il tempo trascorre velocemente, salutiamo Beppe e ci rechiamo, sempre accompagnati da Don Tancredi, alla casa parrocchiale, dove vive la comunità di sorelle operante a Grotte di Castro, costituita da Sr. Mini, Sr. Annagrazia, Sr. Angely. L’accoglienza del parroco e la loro, fin dal nostro arrivo al mattino, è veramente fraterna, gioiosa e tale si rivela anche al momento del pranzo consumato con appetito, felici di stare insieme.
Nel pomeriggio ci rechiamo a Bolsena, ammiriamo la bellezza del lago di origine vulcanica, dalla vibrante superficie delle acque verdi/blu, mentre un fresco venticello ci fa dimenticare il caldo canicolare del primo pomeriggio. Infine, raggiungiamo la Collegiata di Santa Cristina, poiché Bolsena è conosciuta come luogo del miracolo eucaristico avvenuto al suo interno nel 1236. Ammiriamo anche il quadro che ritrae Santa Maria della Pace, la religiosa martire francescana, nipote di padre Gregorio, martire in Cina, nel 1900.
Ricche di tanti insegnamenti, vibranti per la gioia di essere insieme, e riprendere con maggior slancio il cammino verso la santità.
Sr Paola e sorelle del Consiglio: GRAZIE !
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Nella sala capitolare della casa madre in Gemona, il 29 giugno, dopo un momento di preghiera, partecipato dalle 29 sorelle capitolari, la Superiora generale Sr. Paola Dotto, ha dichiarato aperto il XV Capitolo provinciale della Provincia “S. Maria degli Angeli”.
Il tema significativo del Capitolo è ben rappresentato nel logo:
“Comunità fmsc in missione accompagnate da Maria, Madre del Perpetuo soccorso”
La Vergine Maria in questi giorni, ci rimanda all’ascolto del suo Figlio con un invito speciale: “Fate tutto quello che Egli vi dirà!”
… E Gesù, subito, mette alla prova la nostra fede dicendo: “Riempite di acqua le giare della vostra vita!”. Se ascolteremo con fede la Parola di Gesù, vedremo con i nostri occhi e gusteremo con il cuore l’acqua della nostra povera umanità cambiata nel vino buono della festa.
Noi siamo qui per attingere la bevanda dello Spirito Santo e lasciarci guidare da Lui nel cammino capitolare. Lo Spirito feconderà il nostro discernimento, la ricerca e le scelte da fare per il bene della nostra Famiglia provinciale.
Il 3 luglio le sorelle capitolari, sotto la presidenza della Superiora generale Sr. Paola Dotto, hanno eletto il nuovo Consiglio provinciale così costituito:
Sr. Stefania Bandiera Superiora provinciale
Sr. Giordana Marta Vicaria provinciale
Sr. Chiara Ceron Seconda Consigliera
Sr. Francesca Fiorin Terza Consigliera
Sr. Augusta Fantin Quarta Consigliera
Il giorno 13 giugno, la Chiesa universale e, in particolare, la Famiglia Francescana festeggiamo la festa di San Antonio de Padova. In questa bella festività, noi, Pascaline, Canisia, Emmanuella, Catherine, Delphine, Esther et Agathe, siamo molte contente di pronunciare il nostro SI a Dio nella Chiesa, nelle mani della Superiora generale, suor Paola Dotto, accettando di vivere in obbedienza, povertà e castità. Questo è un giorno indimenticabile. Ricorderemo sempre l’impegno assunto con il Signore nella nostra Famiglia religiosa.
La nostra gioia è inesprimibile perché il Signore ha fissato il suo sguardo su di noi e ci ha scelte per diventare sue testimoni.
“Il pensiero più prezioso della suora deve essere di credere che Gesù l’ha scelta fra le migliori, per essere sua sposa” (così scriveva P. Gregorio alle nostre prime suore). Noi ringraziamo suor Paola Dotto, la nostra Superiora generale e il suo Consiglio che ci hanno onorato con la loro presenza; ringraziamo la Superiora Vice-Provinciale e il suo consiglio per averci accettato e accolto in questa Famiglia religiosa. Noi siamo molto fiere d’appartenere alla Congregazione delle suore Francescane Missionarie del Sacro Cuore, abbiamo tanto desiderato e amato questo momento, ora ci sentiamo in famiglia.
Ringraziamo tutte le sorelle che hanno contribuito, affinché l’ambiente fraterno e gioioso fosse goduto da tutti. In questo stesso ambiente di gioia e gratitudine lodiamo e benediciamo il Signore; a Lui domandiamo di continuare l’opera che ha intrapreso in ognuna di noi.
Vieni, Spirito Creatore,
visita le nostre menti,
riempi della tua grazia
i cuori che hai creato.
O dolce consolatore,
dono del Padre altissimo,
acqua vìva, fuoco, amore,
santo crisma dell'anima.
Dito della mano di Dio,
promesso dal Salvatore,
irradia i tuoi sette doni,
suscita in noi la Parola.
Sii luce all'intelletto, fiamma ardente nel cuore;
sana le nostre ferite col balsamo del tuo amore.
Difendici dal nemico,
reca in dono la pace,
la tua guida invincibile
ci preservi dal male.
Luce d'eterna sapienza, svelaci il grande mistero
di Pio Padre e del Piglio uniti in un solo amore.
Amen
“Ci vuole coraggio e una notevole sensibilità umana” ci siamo dette, per invitare dei senza-tetto nel proprio lussuoso ristorante. Ma il nostro amico e benefattore, ha voluto offrire ai “nostri amici” – come li chiama lui –una colazione-pranzo nel suo hotel in una zona residenziale della città.
Precedentemente ci aveva invitate a colazione per conoscere meglio le nostre attività verso i bisognosi, per donarci una importante somma di denaro a favore dei poveri e per comunicarci la sua idea. Aveva pensato, cioè, che per i senza-tetto sarebbe stato bello offrir loro l’opportunità di trascorrere una mattinata al ristorante e scegliere il menu preferito. Detto, fatto.
Sono venuti con noi una trentina di persone, fra quelle che si presentano ogni giorno alla stazione centrale e insieme ci siamo avviati verso il castello. Beh, non solo erano puliti, ma perfino...eleganti e naturalmente emozionati.
All’inizio un po’ impacciati, hanno scelto, da una tavola preparata con grande assortimento di cibo, quanto più gradivano senza esagerare, ma poi, incoraggiati dal nostro benefattore che li guardava con tenerezza, si sono alzati più volte per ripetere … Non solo cibo a volontà ma anche bibite: cappuccino, caffè, aranciate ed altro.
Il nostro benefattore ci rivela: “L’idea di invitare dei senza-tetto nel proprio lussuoso ristorante è nata dopo aver conosciuto tre suore venete, Francescane Missionarie del Sacro Cuore, che operano qui a Praga da ventanni e che si prodigano quotidianamente ad aiutare le persone più bisognose. Fra le loro attività anche quella di organizzare ogni mattina una mensa per i poveri che frequentano la Hlavni nadrazi, il principale scalo ferroviario cittadino”, a sottolineare il carattere ancora più italiano di questa iniziativa di solidarietà.
“Io non sono credente sono rimasto colpito dalla generosità con la quale, suor Annarosa, suor Emanuela e suor Chiara, che ormai considero delle amiche, dedicano la loro esistenza a favore dei poveri. Così mi è venuta in mente l’idea di invitarli tutti da me”, con l’intenzione espressa poi di rendere periodica l’iniziativa.
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Oggi, 24 aprile, ‘giorno memoriale’ della nascita di P. Gregorio (1822), finalmente anche in Casa madre, dove egli ha dimorato per ben 34 anni accanto alle prime sorelle, abbiamo vissuto un appuntamento speciale, una giornata di gioia e di gratitudine al Signore per il nostro Fondatore che Papa Francesco, l’8 novembre 2017, ha dichiarato Venerabile.
Il Venerato P. Gregorio, con un abbandono incrollabile nella Divina Provvidenza, ha guidato la nascita e la storia della nostra famiglia religiosa. Tutto Egli ha vissuto per la gloria di Dio, disponibile anche nei momenti più difficili, sempre attento e obbediente ai disegni misteriosi dello Spirito che indicava la strada attraverso le mediazioni umane e i segni quotidiani della vita.
Alla Festa, in rappresentanza della Superiora generale Sr. Paola Dotto, attualmente impegnata in India, hanno partecipato la Vicaria generale, Sr. Tiziana Tonini e la Consigliera generale Sr. Gregoria Suarez. A loro si è unita Sr. Antonietta Pozzebon che lungo gli anni ha lavorato assiduamente per la Causa di P. Gregorio. Il Consiglio provinciale ha accolto le suore della Provincia e di altre Congregazioni della nostra zona, le autorità civili e militari, come pure gli insegnanti della scuola “S. Maria degli Angeli”, la gente di Gemona e d’intorni.
Il momento culminante è stato la Concelebrazione Eucaristica presieduta dall’Arcivescovo Mons. Andrea Bruno Mazzocato con altri sei Sacerdoti e il Definitore provinciale P. Enzo Maggioni quale rappresentante di P. Mario Favretto, Ministro della Provincia “S. Antonio” ofm, unito a fra Giovan Battista Ronconi guardiano della comunità del Santuario di S. Antonio con i suoi confratelli.
Nell’omelia Mons. Andrea Bruno ha messo in luce la santità di P. Gregorio con l’invito non soltanto a richiamare alla mente, ma ad impegnarci a vivere le Virtù che egli ha praticato fino all’eroismo.
Dopo la Celebrazione è stato offerto a tutti un momento conviviale nella sala del Capitolo: festa e partecipazione della gioia di cui era pieno il cuore!
Omelia dell'arcivescovo Mons. Andrea Bruno MazzocatoMons. Andrea Bruno Mazzocato
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Il 21 aprile è stato un giorno di Giubilo e ringraziamento per la Provincia Holy Family in India. Sette delle nostre sorelle iuniori hanno emesso la loro Professione Perpetua al Signore; 22 suore hanno celebrato il loro giubileo d'argento. Rev.mo Mons. Thelagathoti Joseph Raja Rao S.M.M. è stato il celebrante principale della Celebrazione Eucaristica.
La Celebrazione si è svolta alla presenza della nostra Superiora Generale Rev.ma Sr. Paola Dotto, del Rev. P. M. Gabriel, Vicario Generale della Diocesi, con circa 65 sacerdoti e un buon numero di fratelli e sorelle religiosi, e oltre 500 fedeli. Nella sua omelia, il Vescovo ha arricchito e approfondito l'importanza dei voti evangelici e ha incoraggiato le suore ad avere una relazione sempre più profonda con il Signore. Ha anche apprezzato molto la semplicità francescana del nostro stile di vita. Si è congratulato con le sorelle per la loro fedeltà al Signore, alla Chiesa e alla congregazione. La funzione si è conclusa con un’agape fraterna, seguita da un tempo ricreativo e riflessivo vissuto insieme per esprimere le Congratulazioni alle sorelle che hanno emesso la loro Professione Perpetua e alle giubilande.
Scarica gli allegati:
Ringraziamenti voti perpetui
Ringraziamenti giubileo d'argento
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24 marzo 2018 - Roma - Asisium
“...meravigliosi sono i tratti della Divina Provvidenza”
P.Gregorio- MS pag 9
E’ proprio con queste parole di P. Gregorio che, con gioia e spirito di famiglia, voglio salutare e ringraziare ciascuna persona qui presente per aver accolto l’invito di celebrare con noi la lode e la gratitudine al Signore per il dono prezioso di P. Gregorio Fioravanti, nostro fondatore.
Inparticolare ringrazio lei, Sua Eminenza, Card. Angelo Amato, Prefetto della Congregazione delle Cause dei Santi per la sua presenza. Sappiamo che con grande attenzione e premura ha guidato il lungo iter procedurale fino al riconoscimento delle virtù eroiche del nostro Fondatore.
Giunga, attraverso lei, a nome di tutte le sorelle della nostra Famiglia religiosa il nostro grazie anche a Papa Francesco, che ha ratificato con l’autorità propria della Chiesa, la Venerabilità di P. Gregorio. Egli può indicare, a quanti avviciniamo nella missione, il coraggio della sua fede, l’amore a Gesù Crocifisso, la totale disponibilità alla Volontà di Dio, ai Superiori, alle circostanze..
Ringrazio fraternamente P. Antonio Scabio definitore generale, che rappresenta qui oggi, il Ministro generale dell’Ordine dei frati minori e già Ministro della Provincia ‘sant’Antonio’ dove Padre Gregorio, per lungo tempo, ha guidato i frati come Ministro.
Con noi c’è padre Gianni Califano, postulatore generale. Siamo grate a lei, padre Gianni per averne curato con sensibilità e competenza il percorso, e grate a quanti altri, fin dagli inizi l’hanno seguito, in particolare P. Luca De Rosa che tanto ha creduto all’eroicità di vita di Padre Gregorio.
Grazie a te, sr Antonietta che con passione instancabile hai approfondito lo studio su fonti, documentazioni e testimonianze consentendo di mettere in luce la sua figura carismatica.
Ci rallegriamo ancora di condividere questo lieto e straordinario evento con i fratelli del Primo Ordine, con Sacerdoti e diaconi con cui condividiamo il servizio pastorale e con le sorelle della Famiglia francescana, e con le numerose persone qui convenute amici, famiglie, insegnanti, genitori, ragazzi ed, alunni, in particolare questi bambini speciali che hanno animato i canti nella liturgia con i genitori e le suore.
Siamo felici di avere con noi i sacerdoti e un gruppo numeroso di amici da Grotte di Castro, paesani di Padre Gregorio. Grazie per averci donato un Padre paziente e coraggioso nel seguire i tratti della provvidenza.
A 124 anni dalla morte, la sua presenza fra noi è più viva che mai. A Lui ci sentiamo quanto mai unite con sentimenti di profonda gratitudine per aver accolto con dedizione incondizionata il progetto di Dio, già ispirato alla Fondatrice, Laura Leroux, per aver sacrificato la sua vita per noi ed aver formato ed inviato, con spirito profetico, le nostre prime sorelle verso le frontiere della missione.
A nome di tutte le sorelle della Congregazione, invoco, attraverso lei, Eminenza, la benedizione del Signore su tutti i presenti, e su quanti invocano l’intercessione di P. Gregorio, perché si accresca sempre più la devozione, e, con rinnovata freschezza e vitalità si diffonda il suo carisma missionario.
Grazie! E Buona Festa a tutti!
Sr Paola Dotto
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Scarica il Decreto
Foto di p.Gregorio
Padre Gregorio from Francescane Miss. Sacro Cuore on Vimeo.
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Il primo giorno della settimana, Maria di Magdala si recò al sepolcro di mattino, quando era ancora buio, e vide che la pietra era stata tolta dal sepolcro.
Corse allora e andò da Simon Pietro e dall’altro discepolo, quello che Gesù amava, e disse loro: «Hanno portato via il Signore dal sepolcro e non sappiamo dove l’hanno posto!».
Pietro allora uscì insieme all’altro discepolo e si recarono al sepolcro. Correvano insieme tutti e due, ma l’altro discepolo corse più veloce di Pietro e giunse per primo al sepolcro. Si chinò, vide i teli posati là, ma non entrò.
Giunse intanto anche Simon Pietro, che lo seguiva, ed entrò nel sepolcro e osservò i teli posati là, e il sudario – che era stato sul suo capo – non posato là con i teli, ma avvolto in un luogo a parte.
Allora entrò anche l’altro discepolo, che era giunto per primo al sepolcro, e vide e credette. Infatti non avevano ancora compreso la Scrittura, che cioè egli doveva risorgere dai morti.
Santa Pasqua di Risurrezione a tutti!