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    Un ritorno in Turchia? In questi tempi? Sì, un ritorno alla missione delle origini!
    Sappiamo che P. Gregorio, dopo l’avvio delle prime comunità negli Stati Uniti, inviò, nel 1872 le nostre prime sorelle a Costantinopoli(oggi Istanbul). Queste coraggiose missionarie, conosciute dai Frati francescani come “eccellentissime creature informate pienamente dello spirito francescano”, in pochi anni aprirono altre comunità a Rodi e nel 1883 a Prinkipo (oggi Büyükada).
    In questa bella isola della Turchia fu aperta una scuola ed un collegio dove si insegnava francese, inglese, italiano, greco, turco ad alunni senza alcuna esclusione di etnia o religione.
    La scuola ed il collegio furono chiuse nel 1937 in seguito alle leggi emanate dal governo turco e Madre Teofila, Superiora generale di allora, per consolare le suore che avevano dovuto lasciare la loro missione, scriveva. “Non abbiate paura. Tornerete se è Lui a volerlo. Sì, se è Sua volontà torneremo anche qui, a Buyukada”. Alcune suore si trasferirono a Istanbul, a Santa Maria in Draperis, altre a Cipro, solo due, chiamate “le suore di S. Antonio” rimasero a vigilare sulla casa, perché non fosse ceduta al governo turco.
    Quando, nel 1987, Sr Vitalia Pozzobon, insieme a Sr Paola de Col ed a Sr Pierluigia Borsato, lasciarono l’isola, l’immobile fu affidato in gestione ai Padri Salesiani residenti a Istanbul, i quali per varie ragioni nel 2010, rinunciarono a prendersi cura della nostra casa.
    La consapevolezza del valore di una presenza cristiana in terra mussulmana, tanto raccomandata dalla Chiesa, indusse a cercare altre soluzioni. E la Provvidenza divina facilitò l’incontro con il Ministro generale dei Frati minori, P. José Carballo, durante il XIX Capitolo generale nel 2011.
    Infatti già nel gennaio 2012, il Definitorio generale dei Frati Minori approvò che fosse affidato a P. Eleuterio Makuta e P. Ruben Tierrablanca, della ‘Fraternità internazionale del Dialogo’ di Istanbul, l’incarico di seguire la ristrutturazione dell’immobile.
    P. Eleuterio, con saggezza, fattiva collaborazione, spirito francescano si prodigò a riportare l’edificio ad essere funzionale ed accogliente per una nuova presenza francescana delle “suore di S. Antonio”.
    Il felice ritorno si è verificato il 16 giugno scorso e il 27 giugno, con la presenza della Superiora generale, Sr Paola Dotto, è stata celebrata la riapertura ufficiale della comunità “S. Antonio” dipendente dalla Superiora generale.
    Lasciamo la parola alle nostre sorelle, Sr Zita Gutang, filippina, della Provincia “Maria Immacolata”, Sr Gigimol Sebastian, indiana, della Provincia “Holy Family”, Sr Miriam Oyarzo, cilena, della Provincia “S. Antonio”, che hanno riportato nell’isola la nostra presenza francescana.

    “.. e confessino di essere cristiani” (Rnb XVI, n.5)

    Siamo arrivate all’aeroporto di Istanbul “Atatürk” il 16 giugno del 2015 noi tre: Sr Zita, Sr Gigi e Sr Miriam Oyarzo, accompagnate da Sr Emmapia Bottamedi e Sr Tiziana Tonini, emozionate per il questo ritorno della nostra Famiglia religiosa in terra turca proprio nell’isola di Büyükada.
    Al nostro arrivo ci aspettava p. Rubén Terrablanca ofm, che in questo periodo, assieme a tutti i fratelli francescani di Santa Maria in Draperis in Istanbul, si sono impegnati e preoccupati di ogni dettaglio del nostro ritorno; siamo loro veramente grate. Al porto di Kabatas ci aspettava p. Eleuthère Baharanyi Makuta per accompagnarci all’altra sponda e arrivare finalmente a casa.
    A Büyükada ci aspettavano, per nostra sorpresa ancora delle persone, che ora sono diventate cari amici: İbrahim Uslu e Uğur.
    Abbiamo sentito subito un’accoglienza viva, calorosa; mentre camminavamo verso casa la gente ci guardava e un po’ incuriosita e qualcuno ci ha anche domandato: Hıristiyanlar? Cristiani? Con un po’ di perplessità i giorni successivi abbiamo confermato ogni volta la nostra fede, professandoci cristiani in terra musulmana.
    Büyükada è un’isola della Turchia, situata in mezzo al Mar di Marmara; è la maggiore dell’arcipelago delle Isole dei Principi. La maggior parte della popolazione è di fede musulmana e in questo mese di giugno i nostri fratelli mussulmani praticano il ramadan, momento sacro e importante di preghiera e digiuno. Abbiamo visto anche in questo la Provvidenza: arrivare in questo mese in questa isola non è certamente un caso, mm una benedizione.
    I primi giorni sono passati velocemente e vissuti con intensità, sistemando casa e vedendo i lavori che il nostro caro amico Ibrahim cercava di spiegarci; lui in turco e noi con dizionario in mano cercando di capire!
    I gesti, la pazienza e la buona volontà facevano del dialogo una vera impresa!
    Nell’isola tutti ci salutano e ci guardano con stupore e simpatia. Noi con un bel sorriso cerchiamo di comunicare gioia e semplicità, imparando timidamente qualche parola in turco: merhaba, gunaydın e good morning! La richiesta di farci qualche fotografia o qualche selfie è ormai normale per noi... la gente è sorpresa di vedere le suore e in ogni luogo dove andiamo subito ci fanno notare: quanto siamo gioiose!
    I padri francescani minori di S. Maria in Draperis hanno qui una parrocchia “S. Pacifico” e un sacerdote viene da Istanbul ogni martedì, sabato e domenica per celebrare la S. Messa nell’isola.
    La maggior parte dei fedeli sono armeni cattolici e un piccolo gruppo di cristiani cattolici. Le messe sono in turco e italiano e talvolta in francese. Noi, come comunità, partecipiamo a tutte le celebrazioni, incontriamo e salutiamo le persone e animiamo con i canti la s. messa.
    La nostra presenza qui è gradita ad ogni persona e ha dato valore all’isola stessa, ce l’ho detto il vice sindaco, Mahmut Yerlikaya quando siamo andati a salutare le autorità civili, assieme a sr Paola Dotto, Superiora generale, che è arrivata da noi il giorno 24 giugno 2015, assieme a sr Bernadette, superiora Provinciale della Provincia s. Elisabetta
    da cui un tempo dipendeva la comunità e sr Augusta Visentin, segretaria generale, per accompagnarci in questi giorni e durante l’inaugurazione di riapertura della nostra comunità “S. Antonio”.
    Il Vice sindaco ci ha raccontato che è cresciuto con le nostre sorelle e ha un bellissimo ricordo di loro.
    Ci ha dimostrato riconoscenza per tutto quanto facciamo, e per essere qui nell’isola anzi per essere ritornate.
    Venerdì 26 giugno sr Paola, Sr Bernadette, Sr Augusta e sr Zita accompagnate da p. Rubén sono andate a Istanbul per incontrare e salutare il Vicariato apostolico di Istanbul Mons Louis Pelâtre, il quale si è molto rallegrato per il ritorno della nostra Famiglia religiosa francescana in terra mussulmana, proprio in questo tempo in cui sono diminuite le presenze delle religiose.

    ‘’Cominciate a fare ciò che è necessario, poi ciò che è possibile. E all’improvviso vi sorprenderete a fare l’impossibile’’

    Sabato 27 giugno è stato il giorno scelto per l’inaugurazione. P. Rúben si era impegnato ad inviare in precedenza l’invito a tutte le comunità religiose di Istanbul, alle autorità e anche a degli amici vicini ai frati.
    La celebrazione liturgica è stata presieduta da p. Rúben, guardiano della fraternità di S. Maria in Draperis e Vicario episcopale, e concelebrata da tutti i frati della fraternità e anche da altri sacerdoti che ci hanno accompagnato.
    È stata un’occasione per conoscere la presenza della vita consacrata a Istanbul e fare delle conoscenze e nuovi amici.
    Erano presenti focolarine, le piccole sorelle, Suore d’Ivrea, un frate conventuale, le suore della carità, comunità Identes, un sacerdote diocesano e l’autorità del comune, assieme ad altri amici.
    La liturgia feriale ci ha accompagnato in questi giorni in modo tutto particolare. È risuonata nel nostro cuore la Parola di Dio contenuta nelle pagine della Genesi e nel Vangelo: con Abramo e con le parole di Gesù abbiamo confessato la nostra fede: “Molti verranno dall’oriente e dall’occidente e siederanno a mensa con Abramo, Isacco e Giacobbe” (Matteo 8,5-17). Queste parole sono state per noi una conferma di come la Provvidenza ha accompagnato nella decisione di riaprire questa nostra presenza nell’isola di Büyükada.
    Anche Sr Paola nel suo saluto ai presenti ha messo in evidenza il piano della Provvidenza divina, ha ringraziato i frati minori nelle persone di P. Rubén e di p. Eleuthère, che hanno seguito i lavori di ristrutturazione delle case e soprattutto hanno saputo leggere i passi della Provvidenza in tutto quanto è stato fatto.
    P. Rubén ci ha presentato come fraternità di “S. Antonio” e ci ha augurato di essere una presenza semplice e francescana nell’isola, persone gioiose e vicine alla gente, una fraternità a porte aperte, accogliente e attenta alle necessità delle persone. Dopo aver benedetto l’edificio, ha benedetto noi e tutte le persone presenti.
    La festa si è conclusa con una agape fraterna che ha favorito la conoscenza reciproca, l’avvio di relazioni con la Chiesa presente in terra turca.


    Pubblicato in 2015
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