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Suor Gaudenzia Tommasini
di Gesù Agnello di Dio
NATA a Vedelago (TV) il 01. 12. 1925
MORTA a Gemona (UD) il 08. 11. 2023
«Ecco l'agnello di Dio!» (Gv. 1.29)
Nel Vangelo di oggi, 8 novembre, Gesù ha annunciato per l'ultima volta a Sr. Gaudenzia: "Io sono l'Agnello di Dio: chi vuol venire dietro a me prenda la sua croce e mi segua!". Proprio sulla croce c'è l'Agnello di Dio, Gesù. Egli oggi ha indicato a Sr. Gaudenzia la vera strada che porta alla risurrezione e lei ha potuto fare l'ultimo passo verso di Lui, lo Sposo-Agnello che l'accompagnava in cielo.
Ricordiamo gli anni della sua giovinezza a Vedelago (TV): il papà Erminio Tommasini e la mamma Pozzobon Giuditta avevano formato una bella famiglia di 6 figli, due maschi e quattro femmine tra cui Caterina, nata l'01 dicembre 1925. Dopo solo due giorni, il 03 dicembre 1925, ha ricevuto il S. Battesimo dal parroco mons. Giuseppe Mattara.
Caterina per una ventina d'anni pensava ad una vita donata a Dio e all'età matura di 18 anni, ha scelto di farsi francescana missionaria del S. Cuore entrando nella casa madre "S. Maria degli Angeli" a Gemona, era il 18 novembre 1943.
Dopo la formazione in postulandato e noviziato, il 12 agosto 1946 ha emesso la Professione religiosa prendendo il nome di Suor Gaudenzia di Gesù Agnello di Dio.
Nello stesso anno è stata inviata a Badoere, mentre l'anno seguente, ha iniziato una vera missione in Carnia a Cercivento con i bambini della scuola dell'infanzia. Di seguito ha esercitato questo ministero a Treppo grande (1947) e a Buja (1954). Tanti paesi e parrocchie hanno beneficiato della sua presenza operosa e disponibile soprattutto dal punto di vista umano e cristiano: Cavasagra, Postioma, Udine (S. Gottardo) Vivaro, Salzano e Sedegliano.
Per diversi anni ha esercitato anche il servizio di Superiora locale in varie comunità.
Tutti apprezzavano la sua opera e di più la sua partecipazione ai bisogni delle famiglie a sostegno dei malati e degli anziani.
Insegnava a tanti bambini, soprattutto nella scuola dell'infanzia, brevi preghiere all'Angelo custode, a Maria e a S. Giuseppe ricordando loro di pensare ai propri cari guardando alla 'famiglia di Gesù'.
Una volta ritirata in casa madre, nel 2015 alla veneranda età di 90 anni, non ha smesso la sua missione, ma ha continuato ad ascoltare e a incitare, quanti conosceva, a vivere con fede la vita cristiana.
Preparava biglietti disegnati e scritti a mano con una calligrafia invidiabile e spesso con poesie composte da lei. Semplice e bella quella rivolta a S. Giuseppe:
S. Giuseppe, il cuor ti dono,
non lasciarmi in abbandono.
Finché vita in terra avrò
e poi in cielo con te sarò. Amen.
Oppure quello che scrisse verso gli ultimi giorni al medico che l'aveva curata con amore lungo il periodo terminale della sua vita:
"Il mio grazie vuole esprimere
l'augurio per lei e per tutti i suoi cari
di pace, salute, gioia e serenità".
A tutti comunicava la gioia e la letizia francescana, secondo il significato luminoso del suo bel nome: Gaudenzia=Gaudio!
Ormai si avvicinava l'ultimo momento, accanto al suo letto in infermeria si erano radunate le superiore e tante suore in preghiera. Si notava che lei era presente anche se non a parole. A mezzogiorno in punto le campane della chiesa hanno suonato l'angelus e Sr. Gaudenzia, proprio in quel momento, ha accolto l'invito dell'angelo come ha fatto la Vergine Maria e, come Lei, ha dato subito la sua risposta: Eccomi!
Si è lasciata accompagnare da Maria, "l'Agnella immacolata del suo Figlio", a raggiungere Gesù, l'Agnello di Dio, nella patria celeste.
Suor Gaudenzia,
ora che sei in cielo a godere con tanti tuoi famigliari
la presenza di Gesù Agnello di Dio e di Maria Agnella di Cristo
prega per tutti i tuoi cari.
E a tutte noi, tue consorelle, ottienici il dono di giovani
desiderose di consacrare la loro vita a Gesù e a Maria
con generosità e gioia come hai fatto tu.