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Suor Giannateresa
Agnese Libralato
Credo che nessuno si aspettasse la morte di sr. Gianna Teresa in tempi così rapidi: è vero, da un po’ ormai era costretta a letto impossibilitata a muoversi, lei che fino a qualche mese fa ancora camminava indipendente, fiera di svolgere ancora tutte le sue mansioni personali, incluso il bucato; incontrandoci era sempre pronta a raccontare un aneddoto di vita con relativa riflessione di fede…
La sua indipendenza si è interrotta con una caduta, da cui non si è più rialzata: tanto dolore fisico, ma più ancora la costrizione a letto, forse la solitudine e così piano piano, come spesso accade agli anziani, si è spenta: ha perso l’appetito, la voglia di bere e, lucida fino in fondo, non ha mai cessato di pregare soprattutto la Madonna per cui aveva una speciale devozione e alla quale affidava in modo speciale i sacerdoti confessori.
Sr Giannateresa è nata a Piombino Dese (PD) il 15.01 1927
Ha fatto ingresso al Noviziato di Centocelle, il 18 settembre 1964, già abbastanza matura ed ha emesso la sua prima professione l’anno successivo il 30.9. 1965, che sarà confermata in perpetua nel medesimo giorno del 1970.
Tra il ’65 e il ‘66 a B.go Grappa si impegna nella scuola di lavoro alle donne, occasione buona di formazione umana e religiosa e, nello stesso tempo, si prepara all’ abilitazione all’insegnamento nella scuola materna, titolo che otterrà nel 1967.
Appena in possesso del diploma di insegnante di scuola materna il suo primo impegno è a Brugnetto, bella comunità delle Marche. Lascia la sua Latina, per qualche anno, ma presto vi farà ritorno nel 1970), prestando il suo prezioso servizio, nei differenti Borghi affidatici quella volta dal comune di Latina , privo di educatori per l’infanzia, da destinare all’Agro Pontino.
Nel 1989 sr Giannateresa torna alla sua prima scuola materna di Brugnetto e alla sua gente della prima ora che tanto aveva apprezzato la sua presenza vigile e accorta, insieme alla bella intesa comunitaria. Le mancava l’esperienza romana per completare l’opera! Ed ecco allora un nuovo banco di prova per lei, che con estrema duttilità riesce ad inserirsi anche a Piazza Pitagora nel 1997 dove, questa volta, è chiamata ad occuparsi dei diversi bisogni comunitari. Nel 2003 con lo stesso incarico è richiamata in casa provinciale, dove rimane sempre vigile e autonoma, fino a spegnersi in poco tempo tra l’affetto delle sue nipoti, di sr Adriana sempre discretamente presente e le altre che durante la sua ultima malattia sono venute puntualmente da Latina a farle visita.
Grazie, Sr Giannateresa, prega per tutte noi perché ci rendiamo degne di nuove sorelle.