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Suor Feliciana Bianchin
del Pianto di Maria
NATA a Solagna (VI) il 06. 01. 1930
MORTA a Gemona (UD) il 05. 09. 2024
“Gesù li chiamò… ed essi, lasciarono tutto e lo seguirono!” (Lc. 5).
Suor Feliciana Bianchin oggi ha accolto l’ultima chiamata di Gesù nella sua vita e, come gli apostoli nel vangelo odierno, ha risposto: Eccomi! Così ha salito l’ultimo gradino della vocazione di francescana missionaria del S. Cuore che il Signore le aveva fatto sentire fin da giovane.
Nata a Solagna di Vicenza nel lontano 6 gennaio 1930, giorno solenne dell’Epifania, il papà Vincenzo e la mamma Scramoncin Maria Maddalena, cinque giorni dopo, l’11 gennaio, l’hanno portata al Battesimo e, 10 anni dopo - 04 febbraio 1940, alla Cresima.
All’età di 21 anni, sentendo in sé la vocazione francescana, ha fatto richiesta di entrare in convento a Gemona iniziando il postulandato il 10 settembre 1951.
Dopo un anno, il 20 settembre 1952, ha fatto vestizione entrando in noviziato.
Il 9 dicembre 1953 ha celebrato la sua Professione religiosa.
La Superiora provinciale Sr. Eligia Capriz ha lasciato un’autobiografia attinta dagli scritti personali richiesti a Sr. Feliciana:
“Il suo racconto non è fantasioso: è genuino e credo di non sottovalutarlo per la carica di ingenuità, di eroismo, di integrità morale e di altruismo che, se conosciuto, senza dubbio potrebbe essere insignito di medaglia d’oro; meriterebbe proprio, se non offuscasse la modestia della persona, di essere conosciuto a più largo raggio”.
Il suo apostolato?... La preghiera e il rapporto con la gente che veniva da ogni parte per incontrarla.
*La sua preghiera preferita è sempre stata ‘il Santo Rosario’. Lei stessa componeva le corone e le regalava alla gente. Chi non ha in tasca una corona piccola o grande costruita da lei? Sacerdoti, suore, laici venivano a Gemona per avere le sue corone per la propria parrocchia.
*Il rapporto fraterno, semplice, gioviale con la gente che veniva a chiedere le corone o le famose statuine che costruiva con gesso bianco soprattutto per i presepi delle parrocchie. Con tutti si esprimeva nella sua semplicità e generosità quando venivano a chiederle.
Si è prestata anche con sacrificio in servizi vari al Convitto di Udine e in casa madre dove ha operato fino al 2020 quando, al tempo del covid, è stata ritirata in infermeria di casa madre, sempre presente e lucida fin negli ultimi giorni di vita.
Oggi il Signore l’ha chiamata in cielo per donarle la felicità eterna
secondo il significato del suo nome: FELICIANA!
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Vergine Maria, ora Sr. Feliciana ti contempla nella gloria del tuo Figlio Gesù.
E se ancora vede le tue lacrime
lei ti invocherà per tutti i fratelli che hanno bisogno del tuo aiuto.
Sr. Feliciana prega Maria anche per noi
perché possiamo vivere la nostra missione quotidiana come te
nella preghiera e nella testimonianza dell’amore di Dio!