Durante l’estate del 1862 Padre Gregorio, davanti al Capitolo generale del suo Ordine, presenta tutta la complessa vicenda della nuova istituzione femminile. L’assemblea manifesta il proprio apprezzamento per questa originale iniziativa. Si tratta infatti, con buona probabilità, della prima entità femminile francescana nata con lo scopo di dedicarsi alle missioni apostoliche. Lo stesso neoeletto generale, padre Raffaele Lippi da Pontecchio, che conosce padre Gregorio, si compiace di questa nuova realtà religiosa.
Nel 1863 madre Giuseppa lascia il monastero di Gemona. Le circa 80 suore (religiose, professe, novizie e postulanti) rimarranno affidate alla cura di padre Gregorio. Per loro padre Gregorio rappresenta un punto di riferimento, una guida sicura. Le suore, nel frattempo, sono affidate alla madre vicaria, Suor Margherita Lindner della Passione. La partenza della fondatrice (madre Giuseppa) priva l’Istituto religioso di risorse economiche. Anche le riserve alimentari si assottigliano paurosamente.
Padre Gregorio, di fronte a questa situazione, si fa mendicante per le sue figlie. Va a bussare, con tanta umiltà, alla porta di coloro che potevano aiutarlo. Si fa povero tra i poveri perché, nella logica dell’amore, a lui importa soltanto il primato di Dio ed una trasparente coerenza di vita…(Cfr. M. Antonietta Pozzebon - " Il Servo di Dio Padre Gregorio Fioravanti, ofm “, Editrice VELAR, 2012)