Mancano quattro sorelle, ancora familiari del covid. Dopo un rallentamento sul raccordo anulare a causa di un incidente grave, proseguiamo verso la prima meta, Fonte Colombo, dove arriviamo alle ore 9.15. Poco dopo, Fra Aldo La Neve, inizia la celebrazione della santa messa, al termine della quale ci spiega dapprima le varie opere d’arte presenti nel Santuario ed il loro senso profondo legato alla vita e spiritualità di San Francesco. Il santo scelse questa località immersa in un bosco di lecci come luogo per scrivere la Regola definitiva dell’Ordine. Qui egli subisce la dolorosa cauterizzazione degli occhi affetti da tracoma. Colpito da almeno dieci patologie gravi, si sente crocifisso per amore e ricolmo di gioia nell’intimità con l’Amato.
Visitiamo poi la Cappella di San Michele che custodisce, impresso nel muro, il TAU attribuito al Santo, simbolo della Croce di Cristo. Sotto questa cappella si osserva la grotta del Sacro Speco, una fenditura nella roccia dove Francesco sostava in preghiera. Vi si ritirò per quaranta giorni e vi compose la Regola. Poco lontana, la grotta di Frate Leone, suo fedele compagno.
Breve tempo libero per ripercorrere l’itinerario mostrato; alle ore 12.30 pranzo al sacco in una confortevole, fresca saletta della foresteria.
Alle ore 14.30 partenza per Greccio.
Lasciando le alture di Fonte Colombo per dirigerci verso il Santuario del Presepe, avvertiamo nuovamente la ben nota calura di questi giorni. Purtroppo il pullman ci lascia a una certa distanza dalla meta. Affrontiamo il percorso a piedi lungo la strada asfaltata e poi i cento larghi gradini che ci portano a destinazione. La fatica è largamente ricompensata dalla spiegazione-riflessione di Fra Pino. Greccio è il luogo ove si è manifestata l’umiltà di Dio: Egli ha voluto apparire ai pastori del posto in una esperienza di vita ordinaria. Egli nasce in una stalla come loro. Questo mistero di abbassamento e di amore ci rivela il fine della vita cristiana: essere Eucarestia, dono per gli altri con un cuore di Madre. Greccio parla della maternità di Dio, di amore e di umiltà.
Seguiamo poi il percorso indicatoci:
- La grotta del presepio con un affresco raffigurante il Natale di Betlemme e di Greccio;
- Gli ambienti abitati dai primi frati:
- Il refettorio, il dormitorio e la celletta con la roccia su cui riposava San Francesco;
- Il dormitorio ligneo risalente al periodo di San Bonaventura da Bagnoregio (XIII secolo)
- Il coro dei frati e la chiesa antica, forse la prima al mondo dedicata a San Francesco per ricordarne la canonizzazione (1228)
- L’antica sacrestia ove si ammira l’immagine di San Francesco sofferente voluta da Jacopa
de’ Settesoli.
Concludiamo la visita ammirando la mostra di stupendi presepi provenienti da tutto il mondo, realizzati con tecniche e materiali i più svariati. Molti sono autentici capolavori d’arte.
Concludiamo la visita alle ore 16.30. Il pullman ci attende per riportarci a casa.
Siamo nuovamente all’Asisium alle ore 19.00, felici e molto grate ai superiori per averci offerto il dono di questo pellegrinaggio.
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