Altri segni che esulano dalla ferialità li ritroviamo anche a tavola. Il lavoro capitolare però non si può sospendere quindi bisogna custodire la festa nel cuore e continuare il proprio dovere.
Ma nel pomeriggio, dopo una prima sessione di lavoro, si apre una simpatica parentesi per fare una sorpresa a suor Marta: le capitolari vogliono dedicarle un tempo con piccoli segni e gesti di riconoscente affetto.
Si incomincia con un filmato a lei dedicato che ripercorre alcuni tratti della sua vita, a cominciare dall’immagine dell’inizio del cammino della vita religiosa dove la vediamo tra il papà e la mamma che l’accompagnano, a seguire qualche altro accenno fino a rivederla in sala capitolare a ricevere l’obbedienza e a pronunciare il suo SI’ al Signore. La vediamo quindi camminare sul prato salendo silenziosa all’Asisium, divenuta sua sede, mentre l’immagine di un grande camper, segno di un suo vecchio sogno, risveglia in lei il desiderio che si possa realizzare secondo quanto il Signore vorrà.
Non mancano i doni che sono semplicemente il segno della gratitudine e significativi gesti di simpatia: un modellino di camper per continuare a sognare, forse è solo un inizio poi si vedrà… In fondo alla busta poi si nasconde una scatoletta ben avvolta in carta da regalo ed elegantemente infiocchettata: si poteva supporre fosse un oggetto prezioso e infatti… una confezione con 100 bustine di camomilla, bevanda che accompagnerà le sue fatiche giornaliere. Ormai il ritmo di lavoro era stato interrotto, ma dopo una veloce merenda abbiamo ripreso l’impegno capitolare.
Abbiamo concluso la giornata insieme alla comunità e alle giovani dello Juniorato.
Una simpatica scenetta con un viaggio immaginario in aereo ci ha fatto approdare in diverse missioni della Congregazione, assistere a danze locali e a canti caratteristici.