Di fronte alle scelte del mondo postmoderno, così in contrasto con i valori umani e cristiani, celebrando suor Attiliana, abbiamo voluto sottolineare il valore della vita, della famiglia costituita nei solidi principi dell'impegno, fede, amore, responsabilità sforzo, come la famiglia Durigon Tonon; abbiamo voluto mostrare che è possibile spendere tutta la vita per amore di Dio servendo il prossimo, prossimo di diversa razza e colore, di diversa lingua e condizione sociale; abbiamo voluto dire che Dio chiama sempre e sempre aspetta, del nostro cuore e della nostra vita, una risposta come quella di Maria: avvenga in me, secondo la tua parola.
Questo grande evento sostenuto dalla Superiora Provinciale, Suor Marcela Uribe, si è gradualmente preparato, in tutte le dimensioni, ascoltando il sentire di Suor Attiliana, per rispondere ai suoi desideri sintetizzati in uno: RINGRAZIARE DIO, RINGRAZIARLO PER I TANTI DONI E BENEFICI CHE GLI HA DATO NEL CORSO DELLA SUA LUNGA VITA.
I preparativi sono stati condivisi invitando diverse persone ad essere parte di questo evento, la famiglia Durigon, le comunità educative in cui ha lavorato e servito la sorella, le suore della congregazione, amici, collaboratori e benefattori.
Tanta dedizione e buon esempio, richiedeva un grande omaggio da parte nostra, era il volere di tutti, ma non è stato possibile a causa della crisi sanitaria che colpisce duramente il nostro paese, il Cile. I festeggiamenti, quindi, si sono svolti online, via Internet, e hanno potuto partecipare solo in diretta e accompagnare suor Attiliana 9 persone, capienza permessa dalle autorità sanitarie.
Dopo riunioni di coordinamento, di molte telefonate e messaggi, di impegno di collaborazione, di lavoro intenso e sacrificio, si è vissuta, il 12 maggio, una giornata indimenticabile.
Si iniziò la giornata con molte manifestazioni di affetto e di gratitudine, prima una sentita preghiera delle Lodi, accompagnata dalla sua comunità, formata da due suore, rendendo grazie a Dio per la vita di suor Attiliana e per il dono della vocazione religiosa e missionaria che Dio offrì alla sorella. Poi, infiniti saluti, auguri, gratitudine e affetto, attraverso diversi doni e regali, fiori, torte, cioccolatini, preghiere, messe, canti, gioie e abbracci, soprattutto virtuali. Erano presenti attraverso i mezzi di comunicazione, familiari d'Italia, sacerdoti amici, membri del collegio di Puerto Montt, di Santiago e di Santa Cruz, Bolivia.
La sentita Eucaristia, celebrata nella cappella della comunità, fu presieduta da padre Giovanni Rovegno, e concelebrata da padre Mauricio Herrera, OFM. Hanno accompagnato suor Attiliana, oltre alla nostra Superiora Provinciale, Suor Marcela Uribe; l'economa provinciale, Suor Maria Fides Lorenzón, presidente della Fondazione Educazionale Laura Leroux, sostenitore del Collegio Santa Maria degli Angeli; Suor Elena Bilibío, superiora locale della comunità Lourdes, de La Cisterna; la sig. Roxana Gheza, Direttrice del Collegio; Suor Marlene Paco e Suor Elsa Ines Castillo Palavecino.
Tutti i presenti si sono adoperati per dare gioia alla festa, che ha partecipato con molto entusiasmo, gioia, sicurezza, buona salute, cosa che gli ha permesso di partecipare attivamente, intonare con emozione i canti che lei stessa ha scelto.
Condividiamo con voi due momenti dell'Eucaristia, la bella omelia e la sentita preghiera di grazie di suor Attiliana.
Padre Rovegno, seppe armonizzare, in modo magistrale, il testo del Vangelo, scelto da suor Attiliana, i 10 lebbrosi, con alcuni episodi della vita della sorella, che fecero sgorgare le lacrime degli assistenti.
Cara Suor Attiliana, suore della Congregazione, famiglia e amici:
Pace e Bene
In questo incontro di celebrazione di "ringraziamento", per qualcosa tanto atteso da Suor Attiliana, che è manifestare a Dio Padre la sua gratitudine per il Dono della vita, che fu prodotto dell'amore dei suoi genitori, in quella bella terra del Nord Italia "Treviso", nella stagione primaverile, quando tutto fiorisce, il profumo dei campi porta il romanticismo, la gioia affiora nei cuori, il calore ispira la vita ed è il tempo della devozione alla Vergine Maria. La sua famiglia, fu un anticipo del suo futuro, diventando 13 fratelli, che sono rimasti uniti per tutta la vita, trasferendo l'affetto sanguigno alle nuove generazioni nei nipoti e quelli che seguono. La fede, come buona famiglia italiana, si vive a casa e in parrocchia. Questa bambina, inquieta, viene accolta nelle sue preoccupazioni per il suo parroco e inizierà ad accompagnare altri bambini nel catechismo. Più di una volta abbiamo sentito che nostra sorella Attiliana, per questa tappa della sua vita, possa dire l'antifona del Salmo 137 "Ti ringrazio Signore, con tutto il cuore".
Il brano della prima Lettura ci riporta alla storia del rapporto di Dio con Abramo, in cui si riflettono molte storie di uomini e donne di Fede. Nello specifico, essa si ricollega anche alla vita missionaria "Esci dalla tua terra e dalla casa di tuo padre, verso la terra che ti mostrerò" (Gen. 1). La giovane Attiliana, attratta da Gesù, la Provvidenza mette nelle vicinanze una casa delle Suore Francescane Missionarie del Sacro Cuore, la cui vita delle Suore, da ciò che ha osservato, attira il loro cuore, prende i loro pensieri e cerca di eseguire la chiamata "Esci dalla tua terra" lasciando genitori e fratelli. La terra che viene segnalata a Suor Attiliana è Gemona, dove assimila la spiritualità dei fondatori nella sua fase di formazione, poi la Città eterna, quella di Pietro e Paolo, dei martiri, la Città del Papa, la Roma millenaria, è la Casa generalizia per proseguire la sua formazione. Riceverà i suoi voti e dalla Superiora Generale, ascolterà il suo nuovo destino, che è il Cile e come la Genesi "Attiliana marcò, come le aveva detto il Signore". Aveva 21 anni e mesi.
"La terra", che il buon Dio gli ha mostrato, è l'America del Sud, sono i paesi del Cile e della Bolivia con i loro bei paesaggi e costumi, ricchezze e miserie. Insieme alle suore hai servito nel campo dell'educazione: far uscire dalle bambine e dai bambini il meglio di loro, testimoniare l'amore di Gesù Cristo perché lo conoscano e lo amino. È Gesù misericordia di cui Suor Attiliana ha fatto esperienza, al quale una volta ha gridato "Gesù Maestro, abbi compassione di noi" (Lc, 14). Il Maestro ci ha detto che "lasciando tutto otterremo il cento per uno", ma si completa con il "prendere la Croce e seguirlo".
Sono 90 anni di cui 70 anni si sono moltiplicati i tuoi fratelli e la tua famiglia si è diffusa professando di vivere in "Obbedienza, povertà e castità" nella famiglia delle Francescane Missionarie del Sacro Cuore. In questo Cuore di Gesù che ti hai accolto, per guarirti più e più volte che fosse necessario, per sposarti e mettere "la mano sull'aratro e non guardarti indietro".
Ti accompagniamo in questa sera per dire "Ti ringrazio Signore di tutto cuore", nella pienezza della liturgia, l'Eucaristia pane di vita, sostentamento del bisognoso, fortezza del debole, incontro di amore e di fraternità. Lungo il cammino di Treviso, Gemona, Roma, Puerto Varas, Puerto Montt, Santa Cruz, Bolivia, Rancagua e La Cisterna a Santiago sei andato incontro a Gesù e gli hai chiesto guarigione viso a terra, ringraziandolo (Lc.15-16).
La spiritualità di San Francesco e dei tuoi Fondatori, è stata la tua ispirazione insieme alla Congregazione, perseverante, nella costruzione della fraternità, con le virtù e fragilità di ciascuna, ostinata a portare avanti progetti per il bene delle comunità educative, Essa occupa la tua mente matematica, solidale con i bisognosi, convinta dell'importanza dei laici e particolarmente animata con coloro che assumono la spiritualità della Congregazione. Nel detto popolare: Genio e figura fino alla tomba!
Sorella Attiliana, Dio ti ha benedetto, e così lo manifesti in ripetute occasioni, Noi ci uniamo alle tue preghiere e chiediamo alla Santissima Vergine Maria Immacolata della quale sei così vicina e alla quale frequenti che i giorni che il Buon Dio ti regalerà saranno i vivi ascoltando queste parole di Gesù. "Alzati e vattene; la tua fede ti ha salvato", ripetilo con gioia e condividi questa gioia "La tua fede ti ha salvato" (Lc, 19).
Al Dio Uno e Trino ogni onore e ogni gloria nei secoli dei secoli Amen!
Con affetto Fr. Juan Rovegno Suárez OFM
Al momento della liturgia eucaristica, Suor Attiliana presenta un oggetto molto caro e importante: il crocifisso che ha ricevuto nella sua professione, come parte dell'abito religioso, insieme a semplici fiori che esprimevano la diversità culturale in cui ha vissuto; un'altra sorella, presenta un cero acceso che simboleggia la variegata e bella vita di suor Attiliana.
Prima della benedizione del celebrante, Suor Attiliana eleva la sua gratitudine a Dio in questa preghiera:
Grazie, Signore, per il dono della vita.
Grazie, Signore, per i miei genitori e fratelli, essi mi hanno sempre accompagnato con la preghiera e l'aiuto economico.
Grazie, Signore, per il dono della vocazione.
Grazie, Signore, per il mio parroco, Monsignor Francesco Tonolo. Ha suscitato in me un grande amore per l'evangelizzazione attraverso la catechesi e l'azione cattolica.
Grazie ai Superiori e alle Suore della Congregazione che mi hanno guidato e aiutato.
Grazie alla mia parrocchia di San Giuseppe, quando gli chiesi aiuto, contribuì con ciò che poteva.
Ti chiedo perdono, Signore, per i peccati della mia vita. Confido nel tuo perdono perché sei buono, per la tua grande misericordia e perché mi ami.
Grazie, Signore, per sentirti al mio fianco nelle grandi sofferenze e difficoltà.
Grazie a tante persone che mi hanno accompagnato con preghiere e assistenza durante la mia lunga malattia.
Grazie, Signore, per avermi dato una vita felice e ottimista.
Grazie, Madre, perché mi porti sempre a Gesù. Vergine Maria, continua ad accompagnarmi. Grazie.
Terminata la Santa Messa, viene celebrata, con il saluto musicale proprio del Messico, tanto conosciuto e apprezzato in America Latina: Le mattinate, cantate da musicisti in costumi tipici e cantate dai partecipanti.
Dopo il pranzo fraterno, si presentò, su uno schermo allargato, un video con tanti e vari saluti che gli offrirono una grande gioia, con tutto l'affetto dei suoi familiari, sacerdoti amici e membri delle comunità educative.
Sottolineiamo la presenza, breve e molto cara di una religiosa maggiore, della Congregazione, della Divina Provvidenza, Suor Olga, amica della gioventù, che viene accolta con grande emozione.
Ringraziamo tutti per la gentilezza di aver collaborato, senza il vostro contributo, non avremmo potuto festeggiare così splendidamente questo evento. Che Dio sia benedetto.
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