Come si celebra oggi, in un Paese del Sud America, il GIORNO DELLA VITA CONSACRATA?
L'invito è a conoscere una forma particolare di celebrazione dei paesi latinoamericani e ad aprirsi ad un'altra cultura, portatrice di ricchezza, nella quale si trovano anche i semi del Verbo.
Come è tradizione nella Chiesa in Cile, nella Solennità dell'ASSUNZIONE DELLA VERGINE MARIA, lunedì 15 agosto, si celebra la Giornata della Vita Consacrata, destinata a sottolineare l'opera apostolica, missionaria, pastorale e sociale che svolgono i religiosi e le religiose in tutto il Paese.
Senza dubbio, di fronte alla cultura d’oggi e alla forma di vita, segnata dall'individualismo, dalla solitudine, dall'indifferenza religiosa e dal valore esacerbato dell'attività produttiva, che un gruppo di consacrati nella Chiesa, per amare Dio sopra tutte le cose e il prossimo come se stesso, dedichi un giorno per riunirsi e celebrare insieme la gioia di amare e servire, è una chiara testimonianza della presenza di Dio in mezzo alla sua Chiesa.
Con grande gioia, la CONFERENZA DEI RELIGIOSI DELLA VI° REGIONE, la così chiamata, CONFERRE Zonale, della città di Rancagua, Cile, convoca tutti i consacrati, uomini e donne, per celebrare insieme il giorno della Vita Consacrata. Riunirsi e celebrare, in questa grande crisi sociale e sanitaria che si vive, è una buona opportunità per ritrovarsi e nutrirsi: alimentare la vita con il Signore e con la condivisione fraterna delle esperienze vissute.
E la vita religiosa cos'è?
"La Vita Consacrata, profondamente radicata negli esempi di Cristo, è un dono di Dio Padre alla sua Chiesa per mezzo del suo Spirito... Lungo i secoli non sono mai mancati uomini e donne che, docili alla chiamata del Padre e alla mozione dello Spirito, hanno scelto questo cammino di speciale sequela di Cristo per dedicarsi a Lui con cuore indiviso" (cfr. VC.1)
Nella sequela di Cristo, Maria, Vergine e Madre, si fa compagna del cammino, modello di vita di consacrazione e di dedizione. È Lei che indica il modo di essere nel mondo; Lei è, la prima discepola di Gesù, il paradigma del credente che, con le sue parole e azioni, loda Dio perché con gli umili e i piccoli "Dio fa grandi cose".
Per onorarla, nella festa dell'Assunzione, il gruppo dei religiosi, si riunisce nella casa e parrocchia di Nostra Signora dell'Assunzione, della Congregazione dei Religiosi della Madre di Dio, in un paese chiamato Quinta di Tilcoco, della VI° Regione.
Dopo tanto tempo di chiusura, a causa della pandemia del covid 19, essere incoraggiati a uscire dal confinamento, a lasciare la città, significa iniziare a godere dell’ambiente naturale. Siamo stati ricevuti dalla regione di Quinta de Tilcoco, che è situata nella parte centrale del bacino di Rancagua, circondata da colline, montagne e isole della zona.
In segno di accoglienza, gioia, stima, sostegno, ci attende il pastore della diocesi, Monsignor Guillermo Vera Soto, recentemente nominato Vescovo, che prende possesso della Diocesi di Rancagua alla fine del mese di luglio 2021. Sarà un “pastore con l’odore delle pecore” come ha detto Papa Francesco. Questo è lo stile pastorale di ogni Vescovo.
Poiché il centro della vita religiosa è Cristo, dopo l’accoglienza e la condivisione della gioia dell'incontro fraterno e di un dolce break, ci attende la Parrocchia per un momento di preghiera comunitaria con la recita del Santo Rosario e l'opportunità di ricevere il Sacramento della Riconciliazione. Momento centrale di questo incontro è l'Eucaristia presieduta da Mons. Guillermo e concelebrata da alcuni sacerdoti religiosi. La bontà del Signore riversa la sua grazia su di noi dandoci l’opportunità di rinnovare la nostra consacrazione nella gioia e nell’offerta.
Nell'omelia, Mons. Guglielmo sottolinea l'atteggiamento di fede e di speranza di Maria, che risaltano nel Vangelo del giorno (cfr. Lc. 1,39 - 56) invitandoci a "credere in Dio e credere a Dio".
Le suore di Santa Marta, presenti anche nel paese di Quinta de Tilcoco, mettono a disposizione gli ambienti del Collegio Sacro Cuore per condividere un pranzo condito da grande affetto e gioia. È l’occasione perché ogni comunità religiosa presenti, al nuovo pastore, il carisma della sua Congregazione e la sua presenza nella Diocesi.
Come SEGNO, le suore di Santa Marta, offrono ad ogni religiosa e religioso una piantina come augurio di fecondità, accompagnata dal messaggio:
"La Chiesa attende il contributo della Vita Consacrata, per la sua specifica vocazione alla vita di comunione nell'amore"(cfr. VC, 51).
“Alle persone consacrate si chiede di essere davvero esperte di comunione e di praticarne la spiritualità, come «testimoni e artefici di quel “progetto di comunione” che sta al vertice della storia dell'uomo secondo Dio” (VC, 46).
Di fronte alla scarsità di vocazioni religiose nel mondo odierno, avere l’opportunità di vedere, ascoltare, parlare con un gruppo numeroso di religiosi, fa germogliare la speranza, permette di ascoltare la voce divina che continua a dire "… Io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo" (Mt. 28, 20) e "dove sono due o tre riuniti nel mio nome, lì sono io in mezzo a loro" (Mt. 18,20).
Ecco perché, leggendo ed esaminando queste frasi, si traccia un'alba di luce, di attesa, di speranza, perché il Signore chiama sempre.
Possa Egli fissare il Suo sguardo di amore anche su di te, giovane d’oggi, e t’invita a seguirlo, perché solo in Lui troverai la Via, la Verità e la Vita.
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