La Comunità è il luogo vitale nella vita della consacrazione religiosa, in cui ogni membro è prezioso perché è “dono del Signore”. La suora è chiamata ad offrire testimonianza con la propria vita della sequela di Cristo, nel quotidiano, cosi che la sua comunità diventi dimora dello Spirito. Inoltre la saggezza e la creatività delle Superiore ha molto a che fare con il buon funzionamento della comunità, dell’opere educative, sanitarie, sociali e pastorali, senza dimenticare che il principale autore e gestore è Dio.
La Superiora Provinciale della Provincia “Holy Family” India, sr. Mini Joseph, insieme al suo consiglio, per quanto riguarda la formazione continua, ha programmato dal 02 al 03 luglio 2022 l’incontro per le Superiore locali delle comunità, le responsabili delle diverse opere e attività, per incoraggiarle e motivarle nel loro ruolo specifico ad essere fedeli allo stile di vita Francescano-Missionario, nel discernimento attento dei diversi cambiamenti della società.
Le sessioni sono state guidate dal Rev. P. Chinnappa Reddy Ofm, che ha ben spiegato e differenziato il significato letterale delle parole: “Superiore religioso” e “Superiore francescano”. I superiori o i leader nel mondo secolare sono diversi da una superiora religiosa, la quale ha nella mente e nel cuore Cristo. Lei prende Gesù come modello e riflette visibilmente le qualità del Maestro. Anima la propria comunità con entusiasmo, incoraggia le sorelle nel loro impegno e le guida assistita dallo Spirito.
Il relatore ci propone come ideale una vita religiosa animata dalla gioia e dalla felicità che sono due sentimenti meravigliosi da sperimentare a livello personale. Certamente è un lavoro arduo per viverle e conservale. Infatti, la gioia è più consistente ed è coltivata internamente e possiamo acquisirla quando facciamo la Pace con noi stesse e con gli altri e abbiamo chiarezza del nostro essere consacrate. La comunità sarà una dimora di gioia quando tutte saremmo convinte di questo fatto.
Padre Chinnappa Reddy ha riproposto Gesù e S. Francesco come modelli di vita da seguire nella responsabilità di essere superiore delle comunità. Secondo S. Francesco il Superiore è il “guardiano”, colui che prende cura dei fratelli come una madre con i suoi figli. Gesù pur essendo Figlio di Dio, ha manifestato amore, compassione, perdono, atteggiamenti che hanno rivelato la sua personalità. Dalle Sue azioni la gente ha capito chi era Gesù: pregava la mattina presto, guariva le malattie, moltiplicava il pane, dava vita ai morti.... tutto questo perché era preoccupato per il benessere delle persone e si è preso cura di loro.
Il servizio dell’autorità è un mandato a colei che si prende cura della comunità e delle opere, per guidare le persone a lei affidate. Dunque, la superiora e le responsabili delle opere devono, con lo spirito dei fondatori, animare la comunità verso la Volontà di Dio. Possiamo crescere nella gioia e nell’amore reciproco condividendo la Passione e la Resurrezione di Gesù. La vita unita a Cristo ci permette di far fluire gli atteggiamenti benevoli di Gesù verso gli altri.
Oh, come sono beati e benedetti quelli e quelle, quando fanno tali cose e perseverano in esse; perché riposerà su di essi lo Spirito del Signore (cf. Is. 11,2) e farà presso di loro la sua abitazione e dimora (cf. Gv. 14,23) …” (Cfr. 1 Lettera ai Fedeli I,5)
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