La chiesa, corpo mistico di Cristo, di cui noi siamo le membra, soffre una grande crisi, c'è grano e c'è zizzania come afferma il Vangelo, perché buoni e cattivi semi ci sono in ciascuno dei suoi membri. Divulgando il bene, anche se con semplicità, constatiamo che ci sono fratelli, oggi quelli dell'Oriente boliviano, che cercano la santità nel cammino ordinario di una comunità cristiana.
La comunità religiosa, "Virgen de Guadalupe", presente nel dipartimento di Santa Cruz de la Sierra in Bolivia, partecipa alla novena al Sacro Cuore di Gesù, animata ogni giorno da un gruppo della parrocchia guidato dalle suore: bambini di catechesi, giovani di confermazione, gruppi giovanili, famiglie della catechesi familiare, laici associati. Ogni giornata si presenta ai fedeli dei temi diversi, che insieme alla celebrazione dell'Eucaristia e alle azioni solidali, conducono alla conoscenza di Dio, ad amarlo e a seguirlo. Si riflette sull'Eucaristia di Gesù, la carità di Gesù, la giovinezza di Gesù, la vocazione di Gesù. D'altra parte, considerando la realtà umana, questa viene illuminata dalla fede: nella malattia, nella famiglia per tornare al Cuore di Gesù e chiudere con il Cuore di Maria in una gioiosa e festosa “serenata”.
I sacerdoti César Rojas e il parroco Juan Carlos Puma si alternano alla celebrazione della santa messa, riflettono il tema nell'omelia, tranne il penultimo giorno in cui l'assemblea si rallegra della presenza di monsignor Sergio Gualberti e il giorno della chiusura dei festeggiamenti che si completa con la gradita animazione dell'Arcivescovo di Santa Cruz, monsignor Rene Leigue.
Tra le azioni caritative, è degna di menzione la preoccupazione e l'interesse per la manutenzione della casa del Signore, che è la casa di tutti, poiché dopo 22 anni dalla consacrazione del tempio parrocchiale, è necessaria una riparazione del tetto che implica un alto costo, È per questo che da diversi anni tutti lavorano sodo e generosamente e quest'anno si intensifica l’impegno per raggiungere l'obiettivo. Per questo si realizzano campagne di buste, vendita di cibi tipici, serate artistiche, danze e danze che animano, danno speranza e gioia, creano fraternità, permettono di mettere al servizio degli altri i doni ricevuti da Dio.
E mentre il tempio viene riparato, la palestra del Collegio San Francesco è la casa del Signore nei fine settimana. Questi eventi acquistano un altro significato. La necessità di riparare il tempio fisico, porta i pastori di questa porzione del popolo di Dio a riflettere che ognuno è tempio di Dio per lo Spirito che dimora in lui: "Se qualcuno mi ama, osserverà la mia Parola, e mio Padre lo amerà, e verremo a lui, e faremo dimora in lui". L'anima è tempio di Dio. Il Signore vuole essere il Re del cuore dell'uomo. Per questo bisogna fare spazio, svuotarlo dell'egoismo, individualismo, denaro, potere, piacere... Così lo fa presente il Signor Arcivescovo nella sua omelia citando la Parola: O non sapete che il vostro corpo è santuario dello Spirito Santo, che è in voi e avete ricevuto da Dio, e che non vi appartenete? (I Cor 6, 19). Ognuno è quel tempio che deve essere curato e valorizzato con sacrificio e impegno. Come si fa con il tempio materiale, che si veglia sul suo decoro e bellezza, si custodisce anche l'anima coltivando le virtù che piacciono a Dio e che la rendono più simili al progetto di Dio
La vera devozione riempie la vita di senso umano e soprannaturale. Vedendo la vita di questa comunità cristiana, della parrocchia dei Sacri Cuori di Gesù e di Maria, speriamo si possa intravedere l'insondabile amore di Cristo Signore Nostro e spingere a proclamare il Vangelo della salvezza agli uomini che ancora non conoscono Cristo, che non immaginano la profondità della gioia che ci attende in cielo e che vanno sulla terra come ciechi lontani dall'autentica felicità.
Gesù sulla croce, con il cuore trafitto di Amore per gli uomini, ci indica il valore delle cose e delle persone: valiamo il prezzo del sangue del nostro Signore Gesù Cristo. Con san Bonaventura chiediamo che si degni di legare il nostro cuore al vincolo del suo amore e ferirlo con una lancia, perché è ancora duro e impenitente (san Bonaventura, Vitis mystica, 3, 11).
https://www.francescane.org/index.php/categoria-ultime-news/item/1917-il-sacro-cuore-di-gesu-trabocca-d-amore-da-santa-cruz-de-la-sierra-bolivia#sigProIdb435ee0a2f