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    Ultime NEWS

    11 novembre 2015

    Istanbul - A un anno dalla visita di Papa Francesco e nel segno dell’ecumenismo anche la cattedrale dello Spirito Santo ha aperto la sua porta santa, dove martedì 8 dicembre, numerosi fedeli hanno attraversato con le fiaccole in mano la porta centrale della chiesa. La stessa porta santa per tutti i cattolici: armeni, siriaci, caldei e di rito latino. Tutti insieme perché l’unità della Chiesa sia visibile, come ha chiesto il Papa.
    Anche le nostre sorelle della comunità Sant’Antonio di Büyükada erano presente alla celebrazione: Sr Zita, Sr Gigimol e Sr Miriam.
    «È un segno importante — spiega il francescano padre Anton Bulai, segretario generale della Conferenza episcopale turca — perché significa tornare a riunirsi dove abbiamo celebrato insieme, facendo unità nello Spirito Santo». All’apertura della porta santa a Istanbul sono stati invitati anche i cristiani ortodossi, «per farli partecipi — ha ricordato padre Bulai — di questo evento della Chiesa cattolica».

    Preghiera del Giubileo tradotta anche in turco
    Per tutta la durata dell’anno santo (dall’8 dicembre fino al 20 novembre del 2016) i gruppi e le comunità parrocchiali di Istanbul si organizzeranno per il passaggio della porta santa nella cattedrale, dove troveranno la preghiera del giubileo che è stata tradotta in turco. «In una città cosmopolita come Istanbul — sottolinea il segretario generale della Conferenza episcopale turca — anche gli ospiti e i turisti potranno, se vorranno, passare attraverso la porta santa e trovare qui la possibilità di pregare nella propria lingua».

    Avviare riflessione comune con i musulmani sulla misericordia
    I cattolici in Turchia sono una piccola parte di un insieme di cristiani che comprende tra le centomila e le centocinquantamila persone, cioè appena lo 0,15 per cento della popolazione. «L’anno santo — conclude padre Anton Bulai — deve essere quindi l’occasione per poter avviare una riflessione comune con i musulmani sul concetto di misericordia. L’islam, così come il cristianesimo, conosce Dio misericordioso e questa attitudine deve esprimersi anche nei nostri rapporti interpersonali».

    (Fonte: @L’Osservatore Romano)


     

    Domenica, 20 Dicembre 2015 16:16

    Congresso mondiale di Educazione

    “Educare oggi e domani.
    Una passione che si rinnova”

    La Congregazione per l’Educazione Cattolica ha voluto celebrare il cinquantesimo anniversario della Dichiarazione del Concilio Vaticano II “Gravissimum educationis” e il venticinquesimo anniversario della Costituzione Apostolica “Ex corde Ecclesiae” attraverso questo Congresso Mondiale sviluppato in quattro giorni, dal 18 al 21 novembre 2015.
    Sono numerosi i partecipanti a questo Congresso, più di sette mila, tra vescovi, rettori dell’università, giuristi e rappresentanza degli Istituti educativi cattolici, sparsi nel mondo intero. In rappresentanza delle nostre scuole erano presenti la Consigliera generale, Suor Bernarda Alvarez e la Segretaria, Suor Augusta Visentin.
    Straordinaria e opportuna l’occasione di questo Congresso, per rivedere l’organizzazione educativa cattolica, le sue competenze, le nuove sfide, le qualità dei valori umani, la realtà di presenza e accoglienza in essa, le le proposte di fede e di accompagnamento pastorale e conoscenza aperta ai valori trascendenti.
    La sessione inaugurale è iniziata nell’ Aula Paolo VI, con il saluto del Prefetto della Congregazione per l’Educazione Cattolica, sua Em.Rev.ma, Cardinale Giuseppe Velsaldi e la presentazione del programma del Congresso, da parte dell’arcivescovo, Mons. Vincenzo Zani.
    Nella prima sessione sono state presentate le testimonianze di personalità coinvolte nella missione educativa. Con sguardo globale si riflette sul contributo che ha dato l’Educazione Cattolica fino d’oggi, e come dovrà svolgersi entro questi 30 anni, di fronte ai rapidi cambiamenti, che richiedono un rinnovamento di proposte formative capaci di trasformare la realtà in un contesto multiculturale e multi-religioso.
    Presso il Centro Mariapoli di Castel Gandolfo si sono svolte le sessione centrale, suddivise a loro volta in tre sessioni: l’università, la scuola e le tematiche giuridiche nell’educazione.
    Le tematiche relative ai due documenti del Magistero ed alle risposte emerse dall’Instrumentum Laboris “Educare oggi e domani. Una passione che si rinnova”, vertono su quattro pilastri di base:   L’identità e la missione delle istituzioni cattoliche, i soggetti dell’ educazione, la formazione dei formatori e le prospettive educative.
    Le istituzioni cattoliche, di fronte alle nuove sfide, vedono urgente ridefinire la propria identità, rinnovando la propria missione e la necessità di una grande alleanza tra i genitori e tutti gli educatori nell’essere comunità educative che propongono una realtà ricca di senso, aperta a Dio, agli altri e al mondo, perché l’educazione non è soltanto conoscenza, ma anche esperienza relazionale, affettiva emozionale ed etica: saper fare e sapere ciò che vogliamo fare, osare trasformare la società e servire il mondo.
    Si deve stare in dialogo costante per rinnovare l’educazione; le istituzioni educative siano dirette da persone ed équipe ispirate dal Vangelo, formate nella pedagogia cristiana, collegate al progetto educativo della scuola cattolica; rispettare la persona degli studenti nella loro integrità, sviluppando una molteplicità di competenze chi arricchiscono la persona umana, la creatività, l’immaginazione, la capacità di assumere delle responsabilità, la capacità di amare il mondo, di coltivare la giustizia e la misericordia.
    La formazione degli insegnanti è urgente: essa richiede un costante approfondimento dell’ impegno proprio dell’insegnante cattolico, disponibile ad accettare e condividere l’identità evangelica, il progetto dell’ evangelizzazione, dove la Persona di Cristo è il centro.
    Possiamo dire che l’educazione cattolica si colloca in un momento importante della storia personale di ogni allievo; essa sarà efficace quanto più sa collegarsi a questa storia, sa costruire alleanze, condividere responsabilità e costruire comunità educanti.
    A conclusione, ecco le parole del Papa Francesco: “Educare non è un mestiere, ma un atteggiamento, un modo di essere; per educare bisogna uscire da se stessi e stare in mezzo ai giovani, accompagnali nelle tappe della loro crescita, mettendosi al loro fianco. Donate loro speranza, ottimismo per il loro cammino nel mondo”.


     

    Ogni capitolo provinciale ha la sua struttura giuridica, ma è anche un momento importante di comunione tra le sorelle presenti che coinvolge tutte le sorelle della Provincia.
    Il Capitolo Provinciale è anche un’opportunità dove si tengono in considerazione gli elementi costitutivi della vita Consacrata secondo le direttive ecclesiali e del nostro essere Francescane Missionarie del Sacro Cuore, per dare nuova vita al carisma incarnato e vissuto nelle diverse realtà. Dal dicembre 2014 ad ottobre 2015 si sono svolti i Capitoli in tutti gli Organismi della nostra Famiglia Religiosa.

    L’ultimo è stato il IV Capitolo della Provincia “Holy Family” (India) che si è svolto dal 16 al 21 ottobre 2015 con il tema: “Fraternità vissuta in povertà e minorità. Una sfida profetica per svegliare il mondo oggi.”
    L’importante evento è stato presieduto dalla superiora generale Sr. Paola Dotto e con la presenza della vicaria generale Sr Tiziana Tonini e della consigliera Sr. Georgina Vilongiyil.
    Le 34 sorelle capitolari si sono ritrovate in casa provinciale alcuni giorni prima della data prevista per l’inizio del capitolo, per vivere insieme un tempo forte spirituale con tre giorni di ritiro.

    Negli incontri pre-capitolari tutte le delegate hanno riflettuto e discusso su quanto emerso dal lavoro delle comunità e hanno delineato uno strumento di lavoro già molto chiaro, facilitando così gli interventi e le deliberazioni finali. Il clima, vivace e spontaneo, ha offerto possibilità di verifica, di approfondimento, di condivisioni per quanto la Provincia vive e desidera attuare secondo la Volontà di Dio e gli elementi carismatici propri della Congregazione.
    Il giorno 19 ottobre le sorelle delegate hanno eletto il nuovo Consiglio, così composto:

    Suor Gracy Thuruthippallil                      Superiora provinciale

    Suor Mini Joseph Varikkakuzhiyil        1ªConsigliera e Vicaria
    Suor Lillykutty Attappattu                       2ªConsigliera
    Suor Maria Goretti Yelika                         3ªConsigliera
    Suor Maddalena Moro                                4ªConsigliera

    Ringraziamo con gioia il Signore che sempre rivela la forza del Suo Amore e la tenerezza della Sua fedeltà che ci spinge a “scrutare gli orizzonti” e a discernere” i segni” per vivere con rinnovato entusiasmo ed impegno la nostra missione evangelizzatrice, con la Chiesa, nel mondo, oggi.





     

    Nell’incontro mondiale per i giovani nell’Anno della Vita Consacrata, organizzato a Roma dal 14 al 19 settembre, il Papa ha invitato a riflettere e vivere insieme il dono prezioso e unico della vocazione consacrata e missionaria.
    La nostra Superiora generale, suor Paola Dotto, ha approfittato dell’occasione per fare un appello alle Superiore provinciali per un incontro congregazionale con le giovani suore, nella settimana precedente all’incontro con il Papa.
    L’incontro congregazionale ha seguito gli obiettivi per l’anno della vita consacrata nella dimensione di:

    - guardare il passato con gratitudine
    - vivere il presente con passione
    - abbracciare il futuro con speranza

    Assisi, è stato il luogo scelto per l’incontro delle 28 giovane suore dalle diverse province; le giornate sono state intense, tra preghiera, riflessioni e condivisioni.
    La prima riflessione in relazione a “guardare il passato con gratitudine” ha voluto aiutare a ri-conoscere il dono della vita, della fede e della vocazione francescana, come doni del Signore che è tutto il bene ed a ri-conoscere che noi siamo chiamate ad una risposta radicale nella sequela di Cristo.                    

    “Vivere con passione il presente”: il pellegrinaggio a Rivotorto ha portato a riflettere sulla fraternità di Francesco con suoi primi compagni e sull’impegno per fare delle nostre fraternità luoghi dove ci sentiamo sorelle nell’unico carisma, riconoscendo ciascuna come un dono di Dio, riservando un posto nel proprio cuore, nella propria vita, sapendo cogliere nell’altra i “segni” di santità.

    “Abbracciare il futuro con speranza” nella Basilica di san Francesco e a La Verna le suore hanno riscoperto la presenza di Francesco che illumina a vivere l’identità francescana con il forte invito alla conversione e santità.

    Un altro momento significativo ed importante è stata la visita a Grotte di Castro, luogo di nascita del nostro fondatore, P. Gregorio Fioravanti. Scopo della visita era ricordare l’ideale dei nostri fondatori, cioè Cristo. Essi si sono posti al servizio dell’umanità, dove lo Spirito li mandava, nei modi più diversi.

    Ogni sorella ha compreso che la speranza è possibile, che è possibile abbracciare il futuro con speranza nella fedeltà al carisma.  

    Durante la seconda settimana le sorelle hanno partecipato all’incontro mondiale per i giovani consacrati avente per motto: “Svegliate il mondo”.

    Anche in questa settimana le giornate sono state intense, ricche di entusiasmo e vissute insieme dai più di 5000 partecipanti giunti da tutto il mondo in rappresentanza di moltissime congregazioni religiose.

    In piazza san Pietro le suore hanno partecipato alla veglia di preghiera presieduta da Mons José Rodríguez Carballo, Arcivescovo segretario CIVCSVA, che ha consegnato tre parole:

    - Animo, siate forti! Liberarsi della pigrizia e dalla dipendenza dai propri piani e progetti.
    - Rimanete, siate felici! E’ urgente riaccendere costantemente il fuoco della fedeltà e dell’amore a Cristo mediante una profonda comunione con Lui.                                      
    - Portate frutto, risvegliate il mondo! L’invito a fuggire la tentazione di narciso, di idolatrare la propria immagine di essere consacrate per noi stesse anziché per il Signore e la sua Chiesa, nella consapevolezza che il consacrato è tutto per Lui e di conseguenza tutto per gli altri.

    Le giornate sono proseguite con l’appuntamento mattutino di riflessione con diversi interventi di esperti sulla vita consacrata. Le tematiche sono state: la chiamata, la preghiera, la vita fraterna e la missione.

    Nel pomeriggio le suore hanno partecipato ai laboratori per condividere e raccogliere i frutti della riflessione e compiere poi scelte personali di cambiamento di vita, di fraternità e di missione.


     

    La provincia “S. Francis” negli Stati Uniti ha celebrato il suo XIII Capitolo Provinciale dal 15 al 21 Agosto. L’ evento capitolare si è svolto all’interno dell’anno giubilare che ricorda i 150 anni di presenza della nostra Famiglia religiosa in terra nordamericana.

    Il tema del capitolo ha quindi riecheggiato la frase motivazionale della celebrazione giubilare: In gratitudine per un Passato Benedetto e un Futuro di Speranza
    Le sorelle delegate hanno guardato alla loro storia e al loro momento presente con onestà e passione, forti della fede che assicura la Presenza del Signore e la Sua Fedeltà nel cammino di ogni giorno e in tutto quello che Egli stesso prepara.

    Ciascuna ha donato il suo contributo con la partecipazione attiva e la condivisione di esperienze e riflessioni. I momenti vissuti insieme sia nella sala capitolare come i tempi della preghiera hanno rafforzato i legami fraterni, la fede e la speranza verso il Futuro che sempre viene guidato dal Signore.
    Le elezioni del nuovo Consiglio erano già avvenute attraverso il metodo diretto il 14 marzo 2015 ed è così composto:

    Sr. Laura Morgan                              Superiora provinciale
    Sr. Rose Cecilia Bozzo                       1a Consigliera e Vicaria provinciale
    Sr. Clare Poothakuzhiyil,                  2a Consigliera
    Sr. Katherine Siegel                            3a Consigliera
    Sr. Antonia Maguire                            4a Consigliera


     

    Un ritorno in Turchia? In questi tempi? Sì, un ritorno alla missione delle origini!
    Sappiamo che P. Gregorio, dopo l’avvio delle prime comunità negli Stati Uniti, inviò, nel 1872 le nostre prime sorelle a Costantinopoli(oggi Istanbul). Queste coraggiose missionarie, conosciute dai Frati francescani come “eccellentissime creature informate pienamente dello spirito francescano”, in pochi anni aprirono altre comunità a Rodi e nel 1883 a Prinkipo (oggi Büyükada).
    In questa bella isola della Turchia fu aperta una scuola ed un collegio dove si insegnava francese, inglese, italiano, greco, turco ad alunni senza alcuna esclusione di etnia o religione.
    La scuola ed il collegio furono chiuse nel 1937 in seguito alle leggi emanate dal governo turco e Madre Teofila, Superiora generale di allora, per consolare le suore che avevano dovuto lasciare la loro missione, scriveva. “Non abbiate paura. Tornerete se è Lui a volerlo. Sì, se è Sua volontà torneremo anche qui, a Buyukada”. Alcune suore si trasferirono a Istanbul, a Santa Maria in Draperis, altre a Cipro, solo due, chiamate “le suore di S. Antonio” rimasero a vigilare sulla casa, perché non fosse ceduta al governo turco.
    Quando, nel 1987, Sr Vitalia Pozzobon, insieme a Sr Paola de Col ed a Sr Pierluigia Borsato, lasciarono l’isola, l’immobile fu affidato in gestione ai Padri Salesiani residenti a Istanbul, i quali per varie ragioni nel 2010, rinunciarono a prendersi cura della nostra casa.
    La consapevolezza del valore di una presenza cristiana in terra mussulmana, tanto raccomandata dalla Chiesa, indusse a cercare altre soluzioni. E la Provvidenza divina facilitò l’incontro con il Ministro generale dei Frati minori, P. José Carballo, durante il XIX Capitolo generale nel 2011.
    Infatti già nel gennaio 2012, il Definitorio generale dei Frati Minori approvò che fosse affidato a P. Eleuterio Makuta e P. Ruben Tierrablanca, della ‘Fraternità internazionale del Dialogo’ di Istanbul, l’incarico di seguire la ristrutturazione dell’immobile.
    P. Eleuterio, con saggezza, fattiva collaborazione, spirito francescano si prodigò a riportare l’edificio ad essere funzionale ed accogliente per una nuova presenza francescana delle “suore di S. Antonio”.
    Il felice ritorno si è verificato il 16 giugno scorso e il 27 giugno, con la presenza della Superiora generale, Sr Paola Dotto, è stata celebrata la riapertura ufficiale della comunità “S. Antonio” dipendente dalla Superiora generale.
    Lasciamo la parola alle nostre sorelle, Sr Zita Gutang, filippina, della Provincia “Maria Immacolata”, Sr Gigimol Sebastian, indiana, della Provincia “Holy Family”, Sr Miriam Oyarzo, cilena, della Provincia “S. Antonio”, che hanno riportato nell’isola la nostra presenza francescana.

    “.. e confessino di essere cristiani” (Rnb XVI, n.5)

    Siamo arrivate all’aeroporto di Istanbul “Atatürk” il 16 giugno del 2015 noi tre: Sr Zita, Sr Gigi e Sr Miriam Oyarzo, accompagnate da Sr Emmapia Bottamedi e Sr Tiziana Tonini, emozionate per il questo ritorno della nostra Famiglia religiosa in terra turca proprio nell’isola di Büyükada.
    Al nostro arrivo ci aspettava p. Rubén Terrablanca ofm, che in questo periodo, assieme a tutti i fratelli francescani di Santa Maria in Draperis in Istanbul, si sono impegnati e preoccupati di ogni dettaglio del nostro ritorno; siamo loro veramente grate. Al porto di Kabatas ci aspettava p. Eleuthère Baharanyi Makuta per accompagnarci all’altra sponda e arrivare finalmente a casa.
    A Büyükada ci aspettavano, per nostra sorpresa ancora delle persone, che ora sono diventate cari amici: İbrahim Uslu e Uğur.
    Abbiamo sentito subito un’accoglienza viva, calorosa; mentre camminavamo verso casa la gente ci guardava e un po’ incuriosita e qualcuno ci ha anche domandato: Hıristiyanlar? Cristiani? Con un po’ di perplessità i giorni successivi abbiamo confermato ogni volta la nostra fede, professandoci cristiani in terra musulmana.
    Büyükada è un’isola della Turchia, situata in mezzo al Mar di Marmara; è la maggiore dell’arcipelago delle Isole dei Principi. La maggior parte della popolazione è di fede musulmana e in questo mese di giugno i nostri fratelli mussulmani praticano il ramadan, momento sacro e importante di preghiera e digiuno. Abbiamo visto anche in questo la Provvidenza: arrivare in questo mese in questa isola non è certamente un caso, mm una benedizione.
    I primi giorni sono passati velocemente e vissuti con intensità, sistemando casa e vedendo i lavori che il nostro caro amico Ibrahim cercava di spiegarci; lui in turco e noi con dizionario in mano cercando di capire!
    I gesti, la pazienza e la buona volontà facevano del dialogo una vera impresa!
    Nell’isola tutti ci salutano e ci guardano con stupore e simpatia. Noi con un bel sorriso cerchiamo di comunicare gioia e semplicità, imparando timidamente qualche parola in turco: merhaba, gunaydın e good morning! La richiesta di farci qualche fotografia o qualche selfie è ormai normale per noi... la gente è sorpresa di vedere le suore e in ogni luogo dove andiamo subito ci fanno notare: quanto siamo gioiose!
    I padri francescani minori di S. Maria in Draperis hanno qui una parrocchia “S. Pacifico” e un sacerdote viene da Istanbul ogni martedì, sabato e domenica per celebrare la S. Messa nell’isola.
    La maggior parte dei fedeli sono armeni cattolici e un piccolo gruppo di cristiani cattolici. Le messe sono in turco e italiano e talvolta in francese. Noi, come comunità, partecipiamo a tutte le celebrazioni, incontriamo e salutiamo le persone e animiamo con i canti la s. messa.
    La nostra presenza qui è gradita ad ogni persona e ha dato valore all’isola stessa, ce l’ho detto il vice sindaco, Mahmut Yerlikaya quando siamo andati a salutare le autorità civili, assieme a sr Paola Dotto, Superiora generale, che è arrivata da noi il giorno 24 giugno 2015, assieme a sr Bernadette, superiora Provinciale della Provincia s. Elisabetta
    da cui un tempo dipendeva la comunità e sr Augusta Visentin, segretaria generale, per accompagnarci in questi giorni e durante l’inaugurazione di riapertura della nostra comunità “S. Antonio”.
    Il Vice sindaco ci ha raccontato che è cresciuto con le nostre sorelle e ha un bellissimo ricordo di loro.
    Ci ha dimostrato riconoscenza per tutto quanto facciamo, e per essere qui nell’isola anzi per essere ritornate.
    Venerdì 26 giugno sr Paola, Sr Bernadette, Sr Augusta e sr Zita accompagnate da p. Rubén sono andate a Istanbul per incontrare e salutare il Vicariato apostolico di Istanbul Mons Louis Pelâtre, il quale si è molto rallegrato per il ritorno della nostra Famiglia religiosa francescana in terra mussulmana, proprio in questo tempo in cui sono diminuite le presenze delle religiose.

    ‘’Cominciate a fare ciò che è necessario, poi ciò che è possibile. E all’improvviso vi sorprenderete a fare l’impossibile’’

    Sabato 27 giugno è stato il giorno scelto per l’inaugurazione. P. Rúben si era impegnato ad inviare in precedenza l’invito a tutte le comunità religiose di Istanbul, alle autorità e anche a degli amici vicini ai frati.
    La celebrazione liturgica è stata presieduta da p. Rúben, guardiano della fraternità di S. Maria in Draperis e Vicario episcopale, e concelebrata da tutti i frati della fraternità e anche da altri sacerdoti che ci hanno accompagnato.
    È stata un’occasione per conoscere la presenza della vita consacrata a Istanbul e fare delle conoscenze e nuovi amici.
    Erano presenti focolarine, le piccole sorelle, Suore d’Ivrea, un frate conventuale, le suore della carità, comunità Identes, un sacerdote diocesano e l’autorità del comune, assieme ad altri amici.
    La liturgia feriale ci ha accompagnato in questi giorni in modo tutto particolare. È risuonata nel nostro cuore la Parola di Dio contenuta nelle pagine della Genesi e nel Vangelo: con Abramo e con le parole di Gesù abbiamo confessato la nostra fede: “Molti verranno dall’oriente e dall’occidente e siederanno a mensa con Abramo, Isacco e Giacobbe” (Matteo 8,5-17). Queste parole sono state per noi una conferma di come la Provvidenza ha accompagnato nella decisione di riaprire questa nostra presenza nell’isola di Büyükada.
    Anche Sr Paola nel suo saluto ai presenti ha messo in evidenza il piano della Provvidenza divina, ha ringraziato i frati minori nelle persone di P. Rubén e di p. Eleuthère, che hanno seguito i lavori di ristrutturazione delle case e soprattutto hanno saputo leggere i passi della Provvidenza in tutto quanto è stato fatto.
    P. Rubén ci ha presentato come fraternità di “S. Antonio” e ci ha augurato di essere una presenza semplice e francescana nell’isola, persone gioiose e vicine alla gente, una fraternità a porte aperte, accogliente e attenta alle necessità delle persone. Dopo aver benedetto l’edificio, ha benedetto noi e tutte le persone presenti.
    La festa si è conclusa con una agape fraterna che ha favorito la conoscenza reciproca, l’avvio di relazioni con la Chiesa presente in terra turca.


    La Provincia orientale “s. Elisabetta” ha celebrato il XIV Capitolo provinciale a Limassol (Cipro) alla presenza della Superiora generale, Sr Paola Dotto e della Consigliera Sr Georgina Vilongiyil.
    Il tema: “Lievito di fraternità e di pace nel nostro tempo” ha guidato la riflessione ed il discernimento delle sorelle capitolari; esso è stato sviluppato secondo le linee direttrici inerenti il carisma congregazionale:

    “Pellegrine e oranti, oggi, per una formazione nuova”,
    “Sorelle e minori per relazioni nuove”,
    “Testimoni per la profezia di una missione nuova”.

    Nei giorni precedenti la celebrazione del Capitolo, le suore sono state accompagnate nei lavoro di preparazione dell’instrumentum laboris da P. Massimo Fusarelli ofm.
    Il giorno 22 luglio scorso l’assemblea capitolare presieduta dalla Superiora generale, Sr Paola, ha eletto il nuovo Consiglio che guiderà la Provincia nei prossimi tre anni. Esso è costituito da:

    Suor Angelica Hadjihanni     Superiora provinciale
    Suor Elsapaola Pudussery    1a Consigliera e Vicaria
    Suor Bernadette Skorti          2a Consigliera
    Suor Antonia Piripitsi              3a Consigliera
    Suor Germana Tomat              4a Consigliera.


    Alle nostre sorelle impegnate in una missione ove il dialogo ecumenico ed interreligioso è particolarmente sentito, auguriamo di essere sempre più ‘lievito di fraternità e di pace’, faro luminoso di comunione e di amore soprattutto tra i più poveri ed emarginati.

    Al termine del Capitolo le nostre sorelle hanno accolto con gioia l’entrata nel Pre-noviziato di Norfe Roa.


     

    Venerdì, 10 Luglio 2015 08:54

    XIV Capitolo Provinciale S. M. degli Angeli

    Questo Anno dedicato alla Vita Consacrata ha coinvolto le nostre sorelle della Provincia “S. Maria degli Angeli” nella preparazione del XIV Capitolo provinciale avente per tema: “La povertà evangelica: speranza, profezia e promessa del Regno”.

    Le sorelle capitolari riunite dal 1° luglio scorso in Casa Madre a Gemona del Friuli, per questo tempo forte di fraternità e di discernimento, il giorno 5 luglio hanno eletto il nuovo Consiglio che guiderà la Provincia nel prossimo triennio.

    Sr Anna Maria Volpato         Superiora provinciale,
    Sr Stefania Bandiera              1a Consigliera e Vicaria
    Sr Veridiana Scaini                  2a Consigliera
    Sr Marzia Ceschia                   3a Consigliera
    Sr Luisangela Severin            4a Consigliera

    Lo Spirito del Signore illumini i passi di queste nostre sorelle e accompagni la loro missione nella Chiesa a servizio della Provincia e dell’intera Congregazione.


     

     

    Vi presentiamo con gioia le sorelle del nuovo Consiglio della Vice-Provincia Santi Martiri d’Uganda:
                                                                                                  
    Superiora Vice-Provinciale:             Sr Béatrice BIFOUMA
    1 Consigliera e Vicaria:                       Sr Giovanna CRAIGHERO
    2 Consigliera:                                            Sr Francisca BEEKO LONKEKE
    3 Consigliera:                                            Sr Sylvia ARO
    4 Consigliera:                                            Sr Ritha AVOZOA MEKONGO

    Lo Spirito del Signore le illumini e le accopagni nel loro cammino per il bene della nostra Famiglia Religiosa nella Chiesa per la gloria di Dio.

    Sul tema “Progettare l’avvenire nella gioia del ‘sì’ fedele in fraternità universale” è incentrato il VII Capitolo della Viceprovincia “SS. Martiri d’Uganda”, aperto il giorno 11 giugno sotto la presidenza della Superiora generale, Sr Paola Dotto ed alla presenza della Consigliera generale, Sr Georgina Vilongiyil.
    Le sorelle Capitolari, presenti nella sede della Viceprovincia a Nkoabang (Yaoundé)  hanno dedicato la giornata del 10 giugno alla riflessione spirituale guidata da P. Dieudonné o.cd.


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