FUOCO ROSA DEL DESERTO Scolte – SCOUT FSE – Paese 2
ROUTE Lorenzago di Cadore (BL) 23 -26 agosto 2021
Il mio servizio pastorale si svolge nella comunità “San Giuseppe” di Paese, nella provincia di Treviso, nel Veneto. Tra le varie realtà ed impegni che seguo nella Collaborazione Pastorale di Paese, vi è anche la branca Scolte, degli Scout FSE, delle Parrocchie di Castagnole, Postioma e Padernello, denominata FUOCO ROSA DEL DESERTO, formata da 21 ragazze dai 17 ai 20-21 anni, con la loro Capo Fuoco Maddalena Matiazzi di Postioma, e appunto, da me, suor Mara Lorenzet, in qualità di assistente spirituale.
La route, ossia la strada, il cammino, è, assieme alla comunità ed al servizio, il tridente su cui si basa lo scautismo di questa fascia d’età, il tutto legato dalla fede. Dopo un anno di stop, a causa della pandemia, finalmente si è potuta vivere la route con campo-base presso la Casera Santigo, nelle splendide Dolomiti, a Lorenzago di Cadore (BL).
La route è un tempo molto importante con lo scopo di vivere assieme, di far fatica assieme nelle camminate, di costruire assieme la comunità, di divertirsi, di cantare, di riflettere su se stesse, sul rapporto con gli altri e con Dio.
Nella riflessione ci ha accompagnate il grande Apostolo delle Genti: San Paolo!!!
Sono stati dei giorni fantastici conclusi alla grande con la Celebrazione dell’Eucaristia!!! Tante cose sarebbero da dire… sicuramente la più bella e semplice è la parola Grazie!!! Grazie a Gesù per questa avventura vissuta in pienezza da tutte, che ci ha unite e dato tanti spunti per proseguire il cammino della vita!!!
“Col termine STRADA non intendo un vagare senza meta,
ma piuttosto uno scoprire la propria via
per piacevoli sentieri in vista di uno scopo definito,
conoscendo le difficoltà ed i pericoli
che facilmente si incontreranno lungo il cammino”
B. P. _ La strada verso il successo
Suor Mara Lorenzet
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Il nuovo Consiglio della Vice-Provincia “Santi Martiri d’Uganda”, con sede in Nkoabang-Yaoundé, ha organizzato il lavoro del triennio affidando ai suoi membri la formazione delle diverse commissioni che, insieme ad una Consigliera Vice-Provinciale, coinvolgeranno tutte nella responsabilità di camminare insieme.
Il papa Francesco, nel 2019, ha dichiarato: “Questo tempo che stiamo vivendo non è solo un tempo di cambiamenti, ma è un vero e proprio cambiamento epocale. Scelte che trasformano rapidamente il nostro modo di vivere, di tessere relazioni, di comunicare e di pensare, di comportarsi tra generazioni umane e di comprendere e vivere la fede e la scienza.» Queste parole risuonano oggi con più forza: la crisi attuale ci impegna a trasformazioni molto concrete che ci interpellano.
La gioia di sapersi popolo di Dio e di essere benedetto nel corso della storia, riempie l'aria di festa, celebrando le Nozze d'Argento della Parrocchia Nostra Signora de la Mercede de la Arcadia, luminoso segno della presenza di Dio in questo settore meridionale della città di Quito. In questa zona, la maggior parte delle persone si dedica al commercio informale; una percentuale minore, al commercio formale. Attualmente, a causa della pandemia, solo una piccola percentuale ha un lavoro stabile.
Il giorno 16 ottobre, nella Chiesa della casa provinciale a Peekskill - USA, è stata vissuta una grande gioia: la professione perpetua di Sr Lisa Grace. Le suore riunite hanno potuto gustare la “bontà” del Signore e la forza del suo Amore che continua ad amare, chiamare, inviare sue consacrate nella Chiesa e nel mondo attraverso la nostra Famiglia religiosa.
Ringraziamo sr Lisa Grace per il suo generoso “si” e ascoltiamo dalle sue parole come ha vissuto la sua donazione totale a Colui che da sempre l’ha scelta.
Se potessi descrivere la mia esperienza di sabato 16 ottobre 2021 in una sola parola sarebbe "gioia". La gioia è ciò per cui ringrazio particolarmente Gesù, ciò che ricordo di più di quel giorno. Il suo amore inesauribile, la sua tenerezza e la sua fedeltà che sono entrati nel mio cuore mentre mi donavo completamente a Lui attraverso la professione perpetua dei voti di obbedienza, povertà e castità traboccavano e mi lasciavano una profonda sicurezza interiore, la fiducia che Egli dirigerà sempre la mia vita e non mi lascerà mai sola, anche se la mia debolezza e gli inevitabili cambiamenti della vita sembrano complicare le cose.
Da allora ho capito: «Questo è ciò che intendeva san Francesco quando parlava della gioia vera e perfetta di Dio». Padre Thomas Kreiser, che ha celebrato la Messa nella Cappella di Santa Margherita da Cortona presso la nostra Casa Provinciale a Peekskill, New York, mi ha ricordato che questa vocazione è un dono per tutta la Chiesa. Ha fatto riferimento anche alla parabola di Gesù delle dieci vergini nel Vangelo di Matteo, scelta perché mi parlava dell'importanza della consapevolezza, l'"olio" che devo avere per perseverare affinché l'amore del Sacro Cuore di Gesù possa essere condiviso. E quindi devo scegliere costantemente la conversione attraverso la preghiera, il silenzio, lo spirito di collaborazione e di gratitudine.
Ringrazio Dio per avermi mostrato il suo volto nelle suore, nei nostri fedeli Associati Laici e in tante altre persone che ha posto sul mio cammino. Spero, sempre di più, nelle parole di p. Gregorio, per «imparare a fare il bene... e poi lasciare il resto alla Provvidenza».
“Il vero amore di Cristo aveva ormai trasformato l’amante nell’immagine dell’amato”. (San Bonaventura)
17 settembre 2021, festa delle Stimmate del nostro serafico padre san Francesco... è stato veramente provvidenziale... nessun altro giorno era così adatto per dire il mio "sì" definitivo al Signore come suora francescana missionaria del Sacro Cuore. È stato infatti pianificato da Dio, che la mia Professione Perpetua fosse celebrata il giorno delle stimmate. Per me la scelta è stata molto significativa poiché sono appena tornata dal mio Iuniorato Internazionale a Roma, dove ho conosciuto, toccato e vissuto molto più direttamente la vita, la spiritualità, la santità del mio santo preferito Francesco d'Assisi, attraverso un intenso corso di Spiritualità Francescana. Sono tornata nel mio paese d'origine desiderosa di compiere la mia missione di "edificare la Chiesa", come richiesto dai miei superiori.
La Professione Perpetua…, un evento tanto atteso, per realizzare il desiderio più profondo del mio cuore, per donarmi totalmente a Dio che con amore mi ha chiamata a condividere l'amore incondizionato del Suo cuore essendo una Francescana Missionaria del Sacro Cuore. Le Stimmate di San Francesco infatti sono espressione di amore ricevuto e donato. Come afferma san Bonaventura, «il fervore della sua brama serafica elevò Francesco a Dio e, in un'estasi di compassione, lo fece simile a Cristo che si lasciò crocifiggere nell'eccesso del suo amore». In questo giorno sono chiamata a dare il mio amore totale a Dio che mi ama immensamente.
La celebrazione della giornata è stata resa ancora più gioiosa dalla presenza dei miei genitori, dai nonni e altri cari insieme a tante nostre suore e sacerdoti che sono in un modo o nell'altro vicini alla mia famiglia e a me. L'Eucaristia è stata presieduta dal Rev. Monsignor Muvvala Prasad. Nella sua omelia, ha sottolineato la chiamata di Samuele che mi ha incoraggiato e rafforzato ad essere forte nella mia decisione di donarmi totalmente al Signore. Ero sola a fare la professione perpetua, poiché ero a Roma e il gruppo delle mie compagne l’ha già celebrata. Sono stato molto contenta della celebrazione semplice ma emozionante. Il bel canto e tutta la preparazione hanno riempito il mio cuore di grande gioia.
Infatti, il mio “sì” al Signore per sempre è espressione della mia umile e completa sottomissione alla volontà di Dio. La nostra beata Madre Maria esultava di gioia dicendo: “L'anima mia magnifica il Signore” (S. Luca 1,46) sì, come lei anch'io dico con grande gioia le stesse parole, “L'anima mia magnifica il Signore”, per il dono meraviglioso della mia vocazione e delle tante grazie che ho ricevuto nella mia vita. Sono estremamente felice oggi di essere entrata a far parte della grande famiglia francescana, specialmente della famiglia delle Suore Francescane Missionarie del Sacro Cuore. In questo grande giorno di grazia e gioia, ricordo con gratitudine e prego per tutte le persone che mi hanno guidato nel mio cammino di fede e mi hanno aiutato a crescere nell'amore di Dio. Ho pregato per i giovani affinché incontrino Gesù come san Francesco e scelgano di vivere per Lui.
Il 19 settembre è stata celebrata una Messa di ringraziamento nella mia parrocchia di origine a Pedana. È stato un grande privilegio per me testimoniare la mia vita consacrata ai parrocchiani perché è in mezzo a loro che sono cresciuta. Certamente, la celebrazione li motiva a vivere e testimoniare il dono della fede che hanno ricevuto e, in modo speciale, spero che susciti nei cuori dei giovani il desiderio di seguire il Signore.
Vorrei concludere l'esperienza di questo mio grande giorno con le parole di san Bonaventura su san Francesco: «Francesco si accorse per divina ispirazione, che Dio gli aveva mostrato questa visione nella sua provvidenza, affinché vedesse che come amante di Cristo, avrebbe somigliato perfettamente a Cristo Crocifisso… “.
Possa il nostro serafico Padre San Francesco aiutarmi a camminare sulle sue orme, ad essere sempre fedele al mio impegno e a vivere la mia vita per Cristo Crocifisso.
Sr. Mary Vani Boddu
Il giorno 2 agosto 2021 si celebra la festa della Madonna degli Angeli della Porziuncola, “il Perdono di Assisi”.
È stata una data molto memorabile e importante nella mia vita. Ero ricolma di emozioni, di eccitazione, di ansia, di timore e gioia perché finalmente era arrivato il giorno che avevo desiderato tanto per poter dire il mio sì definitivo a Dio. Il verso del Salmo 118,24 che dice "Questo è il giorno fatto dal Signore. Rallegriamoci ed esultiamo” esprime quanto ho provato. Ho accolto con fede la scelta di questo giorno e ho creduto che è stato il Signore a sceglierlo per radunarci per celebrare la mia Professione perpetua; un momento speciale per confermare il mio totale impegno al Signore, nel donarmi per sempre a Lui, alla Chiesa attraverso la missione della nostra Famiglia religiosa di FMSC. Davvero quanto è buono il Signore nel farmi sperimentare il suo amore e la sua compassione, per avermi dato la grazia di rendere possibile questo evento in mezzo alla nostra situazione di pandemia!
Il Vangelo di Luca 1:46:35 parla della gioia di Maria che proclama la grandezza del Signore per averla scelta come Sua Eletta; come Maria, anche il mio cuore canta pieno di gratitudine al Signore per tutte le meraviglie che ha fatto per me in modo speciale per dono della mia vocazione chiamandomi a vivere in questa vita da consacrata.
La solenne celebrazione eucaristica si è svolta nella Chiesa di Maria Immacolata nella nostra Casa Provinciale di Centocelle. È stato un onore avere la presenza di p. Vidal Rodriguez Lopez OFM che ha presieduto la cerimonia e con lui ha concelebrato p. Raimondo OFM; grande gioia mi è stata data dalla presenza delle sorelle della mia Famiglia religiosa, alcune fisicamente presenti e altre spiritualmente unite a noi.
Fr. Vidal nella sua omelia ha ricordato che “nessuno si salva da solo e nessuno fa Professione da solo”; che non c'è vocazione che possa essere vissuta da soli. Una vocazione è sempre seminata dalle mediazioni e attraverso di esse cresce e porta frutto per sviluppare e perfezionare il cammino della chiamata del Signore. In una parte della sua omelia c'era una domanda che mi ha fatto riflettere. Ha detto: “Non sappiamo perché Dio ci chiama e ci ama così tanto? Ci chiama anche se abbiamo fede fragile. Ci ama chiedendo di vivere con cuore semplice… Ci chiede di essere testimoni del Vangelo…P. Vidal ha concluso la sua omelia ringraziando il Signore per la mia vocazione, per la mia famiglia che mi ha fatto crescere nella fede cristiana, per le mie formatrici che mi hanno accompagnato a rispondere con generosa maturità alla chiamata del Signore.
Il momento più atteso è iniziato quando. Sr. Tiziana Tonini nostra Vicaria Generale, delegata della Superiora generale Sr Paola Dotto, mi ha presentato alla Chiesa, attraverso il celebrante, come candidata alla Professione Perpetua; ero molto emozionata ma con gioia e convinzione ho pronunciato il mio “sì” a Dio pubblicamente in chiesa. L’emozione cresceva in me mentre la celebrazione continuava soprattutto quando ero prostrata per la preghiera delle litanie. In quel momento ho sperimentato e sentito la misericordia e l'amore incondizionato di Dio nonostante le mie debolezze e mancanze, ma ciò che conta di più ho sentito il perdono di Dio espresso in Corinzi 2, 12:9 "La mia grazia ti basta, perché la mia potenza è resa perfetta nella debolezza”. Ciò mi ha reso più forte e mi ha dato la forza di presentare nelle mani della Vicaria Generale i miei voti a Dio per sempre con i tre consigli evangelici di obbedienza, povertà e castità secondo le Costituzioni della nostra Congregazione di FMSC. Sono stata così profondamente felice quando sono stata accolta da Sr. Tiziana Tonini per far parte a pieno titolo della Congregazione delle FMSC con la sua missione nella Chiesa. Oltre a questo mi sono sentita più responsabile di rispondere all'amore redentivo di Cristo e al piano divino di Dio per la salvezza dell'umanità con il desiderio e la speranza di essere una testimonianza viva vivendo concretamente le virtù francescane e condividere la mia identità spirituale espressa dal mio nome religioso: Sr Angel Rose del Cuore trafitto di Cristo crocifisso.
Vorrei cogliere questa opportunità per esprimere la mia sincera e profonda gratitudine alla mia Famiglia religiosa che con gioia mi ha accolto e mi ha guidato a vivere continuamente il nostro carisma. Con amore ringrazio tutti coloro con i quali ho camminato e mi hanno aiutato a coltivare la mia vocazione durante tutta la mia formazione; alla mia famiglia naturale esprimo tutta la mia gratitudine per l'amore, i sacrifici e il sostegno che mi sono sempre stati dati nel mio cammino con Dio.
Seguendo quello che p. Vidal ha detto nella sua omelia, che fare la mia Professione perpetua non è raggiungere la vetta; il cammino non è finito, continuo umilmente a chiedere le vostre preghiere affinché io rimanga fedele all'alleanza con Dio e alla nostra Congregazione ricordando le parole del nostro Fondatore il venerabile p. Gregorio “Confida sempre nella Provvidenza Divina”, che mi accompagnerà a camminare nella vie di Dio e a conformarmi a Lui seguendo le Sue parole: “rimanete nel mio Amore”. Gv. 15, 1-17.
Sr Angel Rose
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“Rimanere in Cristo per vivere con fede missionaria la nostra relazione fraterna” è il titolo del XVI Capitolo della Provincia “Santa Maria degli Angeli”, il cui percorso di preparazione si è ispirato al Vangelo di Giovanni, “La vite e i tralci”. Il Capitolo si è svolto in Casa Madre a Gemona del Friuli dal 26 giugno al 4 luglio 2021. Suor Paola Dotto, Superiora Generale, è giunta in Casa Madre qualche giorno prima dell’inizio del Capitolo, in modo da salutare e dare conforto alle sorelle tanto provate dalla dolorosa esperienza del Coronavirus, che le ha colpite dal novembre 2020 al gennaio 2021, e questo assieme alla Vicaria Generale Suor Tiziana Tonini, alla Consigliera Generale suor Augusta Visentin e alla Superiora della Vice-Provincia “S. Martiri d’Uganda” Sr. Beltha Ngwashi Mange.
Sabato 26 giugno sono arrivate in Casa Madre le sorelle delegate e la domenica hanno vissuto il tempo importante del ritiro in preparazione al Capitolo, dal titolo “Non temere, solo credi!”, guidato da Suor Grazia Paris della Congregazione delle Dorotee di Cemmo, che ha dato dei significativi e concreti spunti per le sorelle delegate. Il ritiro si è articolato in tre flash: scopo del capitolo provinciale – discernimento - passaggio dall’individuo alla persona, e in tre parole chiave: RIMANERE - ACCOGLIERE - CREDERE.
Lunedì 28 giugno, memoria liturgica di Sant’Ireneo Vescovo e Martire, l’Eucaristia è stata presieduta dall’Arcivescovo di Udine Andrea Bruno Mazzocato. Nell’omelia il Vescovo ha preso spunto dalla prima lettura, Genesi 18, 16 - 33: Abramo è il grande uomo di preghiera, a cui tutti noi dovremmo guardare, egli si rivolge a Dio con umiltà, costanza e coraggio; questo dovrebbe essere anche il nostro atteggiamento, grazie al quale saper metterci in ginocchio per affidare a Dio, la nostra Congregazione, l’intera Chiesa e tutta l’umanità in un tempo storico difficile, dove la preghiera è la dimensione essenziale del consacrato e del credente.
Il Vescovo, poi, con Suor Paola e suor Giordana, ha portato il saluto e la sua benedizione alle sorelle dell’infermeria; egli è stato particolarmente attento e presente alla grande sofferenza vissuta in Casa Madre a causa del coronavirus.
L’Apertura del XVI Capitolo Provinciale è iniziata alle ore 10.00 in Chiesa, le sorelle delegate si sono riunite per la preghiera alla presenza di suor Paola, di suor Tiziana, di suor Augusta, di suor Beltha. Il Vangelo delle Nozze di Cana è stata la Parola di Dio proposta per la Liturgia di inizio Capitolo, perché solo assumendo gli atteggiamenti di Maria si può di guardare oltre a noi stesse e affidarsi a Gesù: Fate tutto quello che Egli vi dirà. Dopo la preghiera suor Paola ha consegnato ad ogni capitolare un lume, segno di Gesù e della sua Parola. Le Capitolari, poi, sono scese processionalmente in Sala Capitolare, dove suor Paola, presidente del Capitolo, ha dichiarato ufficialmente l’apertura del XVI Capitolo Provinciale
Suor Paola ha ascoltato con attenzione la relazione della Superiora Provinciale suor Stefania Bandiera, evidenziato la concretezza della relazione, sottolineando come la pandemia da un lato ha reso più difficile il cammino, dall’altro ha messo in risalto il coraggio e la capacità di prendersi cura le une delle altre. I successivi interventi si sono focalizzati, in particolare, sul dramma vissuto in Casa Madre nei mesi da novembre 2020 e gennaio 2021. Le sorelle più direttamente coinvolte in questa sofferenza indescrivibile ed inimmaginabile, hanno condiviso in assemblea la loro esperienza ancora viva e forte, tutte hanno ascoltato con commozione, tutte hanno espresso la vicinanza e la solidarietà arrivata da Gemona e anche da tutte le missioni della nostra Congregazione.
Martedì 29 giugno, Solennità dei SS Apostoli Pietro e Paolo, è stata celebrata con gioia la festa di compleanno e onomastico e della Superiora Generale suor Paola.
Il parroco di Gemona, Mons. Valentino Costante ha presieduto la Celebrazione Eucaristica del mattino, mettendo in risalto l’orazione della liturgia odierna, della solennità dei Santi Pietro e Paolo, in cui i due Apostoli sono chiamati “amici di Dio”, per ricordarci che l’obiettivo della nostra vita è proprio questo: essere amici di Dio. Nella giornata e nei giorni successivi l’assemblea capitolare è stata impegnata nelle consuete formalità e nelle presentazioni delle relazioni, nelle condivisioni e nelle discussioni per la preparazione del nuovo documento capitolare.
Durante tutta la giornata sono stati vari i momenti per esprimere gli auguri alla nostra Madre Generale SUOR PAOLA: i canti a colazioni, la preghiera speciale in sala capitolare, il pranzo ben preparato per l’occasione con la torta che ha coronato tutto. Speciale è stata la ricreazione della sera: tutte le sorelle delegate e tutta la fraternità di Casa Madre si è unita in una allegra e distensiva serata di festa per la nostra carissima suor Paola. Le suore, giovani e non, pur con poco tempo, hanno preparato canti, danze, poesie, piccole drammatizzazioni gioiose e significative.
Mercoledì 30 giugno le sorelle delegate, dopo aver invocato lo Spirito Santo nell’Adorazione Eucaristica, hanno eletto il nuovo Consiglio Provinciale così costituito:
Suor Stefania Bandiera Superiora Provinciale
Suor Francesca Fiorin Prima Consigliera e Vicaria
Suor Miranda Sforza Seconda Consigliera
Suor Giordana Marta Terza Consigliera
Suor Chiara Ceron Quarta Consigliera
Tutte le sorelle presenti in Casa Madre hanno accolto con gioia il nuovo Consiglio.
Dopo l’annuncio alle sorelle della comunità di casa Madre, Suor Paola, con le consigliere suor Tiziana e suor Augusta hanno accompagnato Suor Stefania e il nuovo Consiglio a salutare le care sorelle dell’infermeria.
All’interno del percorso del Capitolo si è riservato un momento particolare per la Visita al cimitero.
Fin dal mattino, del venerdì 2 luglio nella Liturgia delle Lodi e nella Celebrazione Eucaristica sono state ricordate le nostre sorelle defunte, in particolare quelle che ci hanno lasciato a causa del Coronavirus; nel pomeriggio, alle 17.00 tutte le sorelle capitolari si sono recate in auto al cimitero di Gemona, per una preghiera, un saluto alle nostre sorelle, a Padre Gregorio e ai nostri cari frati francescani.
Sostare davanti alle tombe delle nostre sorelle, soprattutto di coloro che a causa della pandemia non sono state accompagnate con la liturgia consueta, ha provocato in tutte tanta emozione pur nella certezza che la comunione spirituale è stata ed è ancora più forte.
La mattinata del 3 luglio ha visto la conclusione dei lavori in assemblea e così, nel primo pomeriggio, suor Paola, dopo la lettura della sua relazione finale, ha dichiarato la chiusura del XVI capitolo della Provincia “Santa Maria degli Angeli”.
Suor Paola e le sue Consigliere hanno donato alle sorelle di tutte le Comunità della Provincia bellissimi doni!!! Ed inoltre, hanno donato alla Comunità di Casa Madre, una stupenda casula e un copri-ambone che ci presenta Giuseppe e Gesù nella vita quotidiana.
Alla sera tutte le sorelle hanno vissuto un super festa finale per accogliere festosamente Suor Stefania e il suo Consiglio e rende lode con l’allegria al Signore della settimana trascorsa assieme.
La Santa Messa di Ringraziamento per il Capitolo Provinciale è stata celebrata il 4 luglio.
La sera un grande arcobaleno, a vivaci colori, è apparso nel cielo; segno per tutte di Speranza, di Pace, di fraternità per il nostro cammino di Francescane Missionarie del Sacro Cuore.
Arrivano i 60, 50, 25 anni di professione religiosa e ti trovi nel pieno della festa organizzata dalle tue consorelle, chiedendoti: sono proprio io che ho percorso un cammino così lungo? Questa è stata la domanda che le sorelle festeggiate sembrano essersi porse.
Sr. Bernarda Alvarez e Sr. Leandra Desideri hanno festeggiato i loro primi 60 anni di consacrazione religiosa.
Sr. Paola Dotto Superiora Generale 50 anni di Professione assieme a
Sr. Anna Bizzarri e Sr. Diomira Cavasin.
Sr. Mini Alex ha festeggiato i suoi “giovani “25 anni di Professione Religiosa.
La Celebrazione Eucaristica è stata presieduta dal Parroco della Parrocchia “San Filippo Apostolo” Don Antonio Saturno e dal vice-parroco Don Giuseppe ed allietata dal coro delle nostre juniores e da tutte le suore della Comunità.
La Parola di Dio, del giorno 18 settembre, ci invita a rinnovare la nostra fedeltà e a “presentarci al Signore con esultanza” (sal.99). Il celebrante ci ha invitate a dissodare il nostro terreno perché la Parola di Dio possa produrre frutto con perseveranza. (Lc 8,4-15)
Insieme abbiamo ringraziato “L’Onnipotente, Santissimo, Altissimo e Sommo Dio, “felici di appartenere alla Congregazione delle Suore Francescane Missionarie del Sacro Cuore e, al termine della rinnovazione della Professione Religiosa. Il nostro Fondatore, Venerabile P. Gregorio ci ha risposto cosi: “Rallegratevi, mie care sorelle, delle grazie che Dio vi accorda nella vita religiosa…ma rimarcatelo bene: che la vostra sia una gioia piena di fedeltà alle grazie che ricevete e soprattutto una gioia ardente di zelo per la vostra salvezza”.
I canti, in varie lingue ci hanno fatto gustare l’internazionalità della nostra Famiglia Religiosa e la preghiera dei fedeli ci ha aperto il cuore alle necessità del mondo intero.
La presenza della Superiora Provinciale, Sr. Stefania Bandiera e di Sr. Giordana Marta, ci hanno fatto assaporare la vicinanza di Casa Madre, che è sempre nel nostro cuore; le Consigliere Provinciale sr. Cristina Bottan e sr. Federica Imperatore, in rappresentanza della Superiora Provinciale della Provincia “Maria Immacolata”, Sr. Marta Camerotto. Le sorelle da Assisi e Grotte di Castro con la festeggiata, Sr. Mini, sono arrivate in mattinata, un po’ trafelate.
Il pranzo è stato all’altezza della situazione!
Nel pomeriggio abbiamo avuto la gioia di essere circondate da tutte le sorelle delle varie Province e vice- Provincia: alternate alle danze e ai canti delle sorelle dell’Asisium, abbiamo visto e ascoltato gli auguri rivolti a tutte noi e, con particolare riconoscenza e affetto a Sr. Paola Superiora generale, dalle comunità sparse ovunque nel mondo. La varietà delle lingue e delle espressioni augurali ci ha commosse: ogni video ha trasmesso con semplicità ed autenticità l’amore di ogni sorella per la Congregazione e per Sr. Paola che ora ci rappresenta tutte.
Il canto dei Vesperi ha concluso questa bella e serena giornata.
Signore fa’ che proseguiamo il nostro cammino con gioia e, in attesa di contemplare il Tuo Volto nella gioia eterna, donaci la forza di amarci e perdonarci ogni giorno con il sostegno della Tua Parola e dell’Eucarestia. Grazie a tutte!
Presso la casa “incontri cristiani a Capiago Intimiano” dei Padri Dehoniani io sr. Natalina, con alcune guide spirituali ho vissuto l’esperienza del: “Dare gli esercizi spirituali” secondo la spiritualità di Sant’Ignazio. Da quindici anni con una equipe formata da due sacerdoti, due suore e due vergini consacrate, aiutiamo nel cammino di discernimento le persone che desiderano mettere ordine nella propria vita e fare scelte evangeliche.
Collaborare per me è sicuramente un dono e sono molto grata a Dio e alla mia congregazione per questa chiamata. Infatti anche quest’anno ho potuto collaborare, dal 4 agosto al 4 settembre 2021 presso la casa di spiritualità dei dehoniani, con un gruppo di guide, per offrire il servizio di “dare esercizi” per camminare e discernere l’azione di Dio nella loro vita.
L’uomo che non discerne si lascia trascinare dalle vicende della vita, ma non agisce. Per diventarne consapevoli e per assumerci la responsabilità di decidere in quale direzione camminare è importante guardare cosa si muove dentro di noi. Davide (2 Sam 11) è l’esempio di colui che non è attento a ciò che si muove dentro di lui. Il peccato di Davide è proprio la sua superficialità, il suo venir meno a ciò che la vita gli chiede di essere, Davide sottovaluta le sue mozioni interiori.
Per il cristiano, questa indagine nell’interiorità e la scelta sulla direzione da tenere, avviene nella preghiera.
Al di fuori della preghiera c’è il buon senso, non il discernimento. Anche i criteri che il credente utilizza non sono più solo quelli del buon senso, ma quelli che emergono dalla Scrittura e dalla sua esperienza di Dio.
Il criterio per valutare quello che avviene dentro di me e per riconoscerne l’origine è: ciò che sento mi aiuta ad andare verso Dio o me ne allontana?
Ciò che si muove dentro di me non è il criterio dell’azione (sento di voler fare il prete, allora lo faccio), ma l’oggetto su cui fare discernimento (sento di voler fare il prete, mi chiedo da dove viene questo desiderio e verso dove mi porta).
Il discernimento non è un calcolo razionale, proprio perché coinvolge prima di tutto il mondo degli affetti. Imparare a discernere vuol dire prima di tutto riconoscere i movimenti del nostro cuore.
La prima difficoltà del discernimento è scendere più in profondità, cioè diventare consapevoli di quello che si muove nella nostra interiorità. Talvolta il discernimento non parte perché non ci accorgiamo nemmeno di quello che sta avvenendo dentro di noi.
Con sorprendente anticipo su conclusioni recenti della psicologia (ma riprendendo probabilmente le intuizioni dei padri del deserto), Ignazio mette in relazione pensieri e mozioni interiori (a causa di un pensiero mi muovo verso un oggetto o mi allontano da esso)
Il servizio delle guide nel dare Esercizi è proprio questo: indicare i testi biblici (per i 5 tempi di preghiera) e aiutare gli esercitandi a capire cosa sta avvenendo dentro di loro per poter scegliere come agire in modo consapevole.
Ringrazio Dio perché questo servizio non aiuta solo gli altri ma sostiene pure il mio cammino interiore verso la mia spiritualità di Francescana Missionaria del Sacro Cuore.
Sr Natalina De Nobili
Alcune Testimonianze:
Ringrazio il Signore di avermi condotto quest'anno a vivere l'esperienza degli esercizi spirituali ignaziani. Un Balsamo e un momento di Grazia. La pandemia ha risvegliato in tutti noi tante paure, sentimenti di solidarietà e di profonda incertezza. Gli esercizi sono stati un grande dono per fare ordine interiormente, per mettere al primo posto il Signore e questo aiuta a riconsiderare e a guardare a tutto il resto della propria vita con più verità e libertà. Sono un'esperienza spirituale che consiglio a tutte le persone che mi conoscono e mi chiedono come sto e come è andata.
Don Luca
… Il mistero dell’incarnazione, l’infanzia, la vita nascosta e il ministero pubblico di Gesù, la sua passione, morte e risurrezione. Sono sceso in profondità e ho assistito al lavoro dello Spirito Santo in me. Ho visto come mi ha ricostruito dopo avermi demolito. Nessuna violenza né prepotenza, soltanto un amore e una tenerezza difficilmente descrivibili attraverso delle parole.
Solo un amore così straripante è capace di riversarsi autonomamente all’esterno, nella quotidianità, nelle scelte e nelle relazioni che ci circondano. Questa è l’esperienza dell’elezione: fare delle scelte significative per la propria vita perché ci si sente così tanto amati da sentire l’esigenza interiore di fare qualcosa, qualunque cosa, soltanto per dire grazie!
A questo proposito, ringrazio infinitamente il Signore per l’opportunità che mi ha dato durante il Mese Ignaziano e ringrazio Lui anche per le persone che mi ha messo accanto durante quest’esperienza: suor Gabriella, don Cesare, don Francesco, suor Natalina, e tutti gli uomini e le donne che, anche se in silenzio, hanno camminato accanto a me in questi giorni così intensi e decisivi per la mia vita spirituale.
Antonio
Non posso non raccontare che cosa mi è stato detto dalle mie colleghe il primo giorno di lavoro. Molte erano meravigliate di come fossi cambiata, di come avessi negli occhi una luce diversa, di come anche la mia faccia fosse diversa, volevano sapere che cosa avevo fatto di così bello da farmi cambiare così tanto ... È stata veramente un’esperienza di grazia!
Marta
TRASFORMANDO IL QUOTIDIANO IN CAMMINO DI LUCE
¡Non ha senso! Niente a cui aggrapparsi! La lapidaria conclusione dello scrittore sacro del Qoelet, sembra emergere con nuovo slancio su tutta la faccia della terra. Questo senza senso del mondo odierno, diventa una grande sfida per lo sguardo del credente, interpellato a svelare l'incognita dell'esistenza nella persona di Gesù Cristo (Eb 13, 8).
Il Rosario è la preghiera più bella della tradizione della Chiesa, questa fa scintillare abbondati grazie concesse da Dio per intercessione di sua Madre, essa tocca il più profondo del cuore umano, e rimane il “luogo” più sicuro per chi cerca il calore spirituale e materno di Maria: "Il Rosario è il più bello e il più ricco di grazie di tutte le preghiere, è la preghiera che tocca maggiormente il Cuore della Madre di Dio e se desideri che la pace regni nella tua casa, recita il Rosario in famiglia". (San Pio X)
Oggi 14 settembre 2021, il giorno in cui la Chiesa Universale celebra la Croce Gloriosa, la nostra Vice-Provincia “Santi Martiri D’Uganda” si riveste di festa anche perché sei delle nostre consorelle emettono la professione perpetua nelle mani di sr. Beltha Ngwashi, Superiora Vice-Provinciale, delegata della Superiora generale sr. Paola Dotto per questa circostanza.
Dopo una lunga preparazione spirituale a Roma e in Camerun, le sei sorelle sono pronte a pronunciare i voti perpetui che le impegneranno definitivamente nella “Sequela Christi” con il carisma specifico delle Suore Francescane Missionarie del Sacro Cuore e al servizio della Chiesa ovunque saranno inviate (Cfr. Cos. 56).
La Celebrazione Eucaristica è stata presieduta da Monsignor Jean Mbarga Arcivescovo Metropolita di Yaoundé nella parrocchia “St. Anne e S. Joachim” di Nkoabang. Il vescovo nella sua omelia ha detto che dobbiamo mettere questa cerimonia sotto il segno del ringraziamento, per:
Il vescovo le ha esortate come vivere le loro scelte: la vita consacrata è una chiamata che può essere realizzata soltanto se si crede, se si ha la fede. La fede è un dono che bisogna continuare a investire, anche se dobbiamo soffrire per essere fedeli al Signore. La fede che è stata ricevuta tramite i genitori è quella che dà il coraggio, il senso, la forza per rispondere alla chiamata del Signore perché il Cristo che confessiamo è vivo, è qui, è con noi.
Inoltre ha detto: “voi avete fondato la vostra vita religiosa sopra tre pilastri che sono i voti, i quali non devono essere percepiti come obblighi, ma come arricchimento spirituale vissuto alla luce del Signore che supera tutte le nostre capacità umane.
Prendiamo per esempio il voto di povertà che ci porta alla kenosi di Gesù, cioè a rinunciare a tutto quello che siate capaci di essere per vivere un continuo sacrificio di voi stesse “Nessuno ha un amore più grande di questo: dare la vita per i propri amici” (Gv.15,13). Questo è il voto di povertà! Non è un fatto di rinuncia dei beni che comunque passano; voi avete bisogno dei beni per servire i poveri, perché la povertà si vive essendo caritatevoli. Dunque, bisogna lavorare molto per sostenere la comunità in modo che essa sia caritatevole. Il voto di povertà è il dono della propria vita, dare la vita per gli altri. Questo implica comprendere che la vostra autonomia, indipendenza e capacità devono produrre il meglio per l'intero popolo di Dio.
Per quanto riguarda il voto di obbedienza, è Cristo stesso che lo ha motivato: “Sono disceso dal cielo non per fare la mia volontà, ma la volontà di colui che mi ha mandato…” (Gv. 6, 38) Egli è stato obbediente al Padre fino alla morte. Il voto di obbedienza è la fedeltà alla volontà di Dio ed è il più grande dono da accogliere e vivere.
Il voto di castità non è solo espressione di una ascesi spirituale, ma in verità la castità è vissuta come donazione generosa a Dio Padre, sull’esempio di Cristo al servizio di tutta l'umanità.
Siate gioiose della vostra scelta di vita consacrata e contagiate questa gioia a tutti quelli che incontrate. Siate le seguaci di Cristo nel mondo. Siate nelle vostre comunità il luogo di comunione universale (Cfr. V.C. 46), siate una famiglia religiosa fondata in Cristo che vive dell’amore che attingete dal Suo cuore trafitto sulla croce”.
Ringraziamo il Signore per questo evento così significativo che ricolma la nostra Vice-Provincia e la Congregazione nella lode e nella gioia per il dono delle sorelle:
Suor Maria Emeline Yungsi Kinyuy della Santa Croce
Suor Maria Prisca Nyisome Petuewoh del Santissimo Sacramento
Suor Maria Sylvia Bong Ngehseng dello Spirito Santo
Suor Maria Chiara Fredya Mouraguele della Misericordia Divina
Suor Maria Pascaline Yenmole della Eucaristia
Suor Maria Juliette Fonyuy della Divina Volontà